Porto San Giorgio (Fermo), 23 aprile 2014 - TUTTO tranquillo e nulla da segnalare in seguito ai controlli effettuati nei giorni di Pasqua sulla spiaggia e in mare dal personale dell’ufficio circondariale marittimo di Porto San Giorgio. Non si può fare lo stesso discorso, invece, riguardo alle verifiche svolte nella filiera della pesca, in cui la guardia costiera ha posto sotto sequestro 88 chilogrammi di pesce, elevato quattro sanzioni amministrative per un totale di seimila euro e deferito due persone alla Procura della Repubblica per aver messo in commercio vongole sotto misura. «I controlli sulla spiaggia e in mare, eseguiti rispettivamente con pattuglie e la motovedetta CP 538 — precisa il comandante del Circomare, tenente di vascello Giuseppe Quattrocchi — hanno avuto un carattere prettamente preventivo. Continueremo a farli fino al 4 maggio su precisa indicazione del comando generale delle Capitanerie di porto, il quale ha disposto di incrementare i servizi di vigilanza e controllo per garantire la sicurezza in un periodo, che comprende le festività pasquali e vari ‘ponti’, in cui nelle località costiere e balneari si registra un grande movimento di gente. Per i controlli in mare nei prossimi giorni alla motovedetta uniremo il battello GC 285».

GLI ACCERTAMENTI sulla filiera della pesca si sono concentrati sulle località balneari ed hanno riguardato in maniera specifica gli esercizi della ristorazione. È stato beccato anche qualche locale molto rinomato. Queste le varietà degli 88 chili di pesce sequestrato: triglie, merluzzi, seppie, zanchette, spigole e salmone. Il sequestro e la relativa sanzione sono stati eseguiti per mancanza di tracciabilità, del pesce cioè non era etichettata la provenienza. Per questo motivo non è considerato idoneo all’uso e verrà distrutto. Le due persone deferite all’autorità giudiziaria per la messa in commercio di vongole sotto misura sono di fuori regione. «Tempo fa — spiega il comandante Quattrocchi — abbiamo sequestrato ad un operatore e rigettato in mare 75 chilogrammi di vongole sotto misura. Poi abbiamo svolto delle indagini e siamo risaliti alle due persone che lo avevano rifornito».

Silvio Sebastiani