Fermo, 24 aprile 2014 - Qualcosa, senza un motivo apparente, deve essere scattato nella sua mente, tanto da provocare un cortocircuito al cervello che lo ha portato verso un gesto estremo, dal quale è stato salvato solo grazie al tempestivo intervento della polizia, dei vigili del fuoco e degli operatori del 118. E' stata una mattinata drammatica e movimentata quella vissuta ieri in via Leti, in zona Castiglionese. Erano da poco passate le 8,30 quando i genitori di C.C., un 44enne che vive solo in un appartamento, hanno provato a chiamarlo al telefono. Visti i ripetuti tentativi senza risposta, hanno sospettato che qualcosa non andasse ed hanno lanciato l'allarme. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli uomini della squadra volante del Commissariato e quelli del polizia stradale, che sono andati a bussare alla porta per verificare che tutto fosse a posto.

Il 44enne, di tutta risposta, si è barricato in casa, minacciando di farla finita con il gas domestico. Il rischio di un'esplosione e la necessità di fare qualcosa per salvare la vita dell'uomo, hanno spinto gli agenti a chiedere l'intervento dei vigili del fuoco, dei sanitari del 118 e della Croce Verde di Fermo. È iniziata così una lunga trattativa, che però non ha dato alcun esito. Il 44enne, in stato confusionale, non ha dato segni di ripresa, così i soccorritori hanno deciso di entrare all'interno dell'appartamento da un accesso secondario: mentre alcuni agenti e sanitari lo hanno tenuto impegnato con il pretesto di convincerlo ad uscire di casa, i vigili del fuoco hanno aperto un varco in una finestra e permesso ad altri poliziotti di introdursi nell'appartamento e quindi neutralizzare l'uomo. Subito dopo sono entrati in azione medici e sanitari, che lo hanno visitato e quindi trasportato all'ospedale "Murri", dove è stato ricoverato per un trattamento sanitario obbligatorio. Ancora incerte le cause che abbiano spinto l'uomo a compiere quel gesto. Sulla vicenda indagano i poliziotti del commissariato.

di Fabio Castori