Sant'Elpidio a Mare (Fermo), 14 giugno 2014 - Si sono resi necessari otto colpi (tre di fucile e cinque di pistola) da parte della Polizia Provinciale per porre fine alla fuga del vitello che ieri mattina ha tenuto in apprensione i cittadini della frazione di Cretarola. L'animale, un esemplare di razza Limousine di circa un anno e mezzo e dal peso di circa quattro quintali, era “evaso” dal proprio recinto attorno alle nove. Con forza era riuscito a staccare la catena che da qualche tempo lo teneva fermo, in un casa di campagna lungo Via Cretarola, non troppo lontano dalla chiesetta di Legno. Dopo aver distrutto il primo recinto è riuscito a saltare anche il secondo che lo divideva dalla libertà.

Non è ben chiaro cosa abbia spinto alla fuga il vitello, fatto sta che sia i proprietari che i vicini si sono immediatamente prodigati nel tentativo di fermare la corsa dello stesso, tentando persino di attirarlo con del cibo e con della farina, ma non c'è stato verso. Nel frattempo è stato lanciato l'allarme e ad intervenire nelle ricerche dell'animale sono entrate in azione diverse pattuglie di vigili urbani sia di Sant'Elpidio a Mare che di Monte Urano oltre ai carabinieri. Grazie alle segnalazioni di altri cittadini il vitello è stato quindi avvistato ad una distanza di circa un km in direzione della zona industriale di Porto Sant'Elpidio. Testimoni hanno raccontato di averlo visto persino correre sulla strada all'impazzata, evidentemente imbestialito, lasciando preoccupati diversi cittadini che se lo son trovati quasi di fronte.

La fuga si è interrotta al confine tra Porto Sant'Elpidio e Sant'Elpidio a Mare, nei pressi delle ultime curve della provinciale Faleriense dove si è nascosto approfittando della boscaglia che portava al fossato. L'animale si era accasciato proprio nei pressi di un rigagnolo d'acqua, quasi a riprender fiato. A quel punto, dopo un dibattito tra forze dell'ordine, proprietari e responsabili dell'Asur si è optato per l'abbattimento dell'animale. Due le ragioni principali: la sicurezza pubblica e la necessità di non rovinare la carne del vitello che in questo modo poteva essere comunque portata al mattatoio e restituita al proprietario. Per agevolare le operazioni
si è reso necessario anche la chiusura di un tratto della provinciale Faleriense. Ad intervenire in questa fase sono stati gli agenti della Polizia Provinciale, giunti da Montemonaco, mentre attorno curiosi e passanti si sono avvicinati persino per immortalare le scene con i telefonini. Un'operazione non semplice che ha reso necessari ben otto colpi per finire l'animale.

Aaron Pettinari