Fermo, 29 giugno 2014 - Cavalcata dell’Assunta: rischia di saltare l’edizione 2014. Il timore è figlio della presa di posizione scaturita dall’ultima riunione del Consiglio di Cernita e decisa da nove priori su dieci (era assente San Martino). All’incontro erano presenti anche il sindaco Brambatti, presidente della Cernita, gli assessori Fortuna, Giustozzi, Montanini e Tomassini, la segretaria generale Camastra e per l’Ufficio Cultura il dirigente Postacchini e Felicioni, oltre al vice presidente vicario Alessandrini, il presidente onorario Dionea e Santarelli.

Ma perché i Priori sono giunti, a poco più di un mese dall’evento, ad una presa di posizione cosi dura? Ecco alcuni passaggi del loro documento. "Viste le legittime richieste continuamente ignorate dal Comune, le Contrade dichiarano di non essere disposte ad attivare risorse organizzative e finanziarie per lo svolgimento della Cavalcata dell’Assunta fino a quando le loro legittime richieste non verranno accolte integralmente. Richieste che è possibile sintetizzare in almeno quattro punti: piano di dislocazione allestimenti Hostarie, conferma definitiva ed irrevocabile di date e luoghi della Cavalcata, calendario degli eventi, mantenimento in piazza del Popolo di tutte le manifestazioni, tratta dei barberi compresa, che per l’edizione 2014 il Comune ha deciso di spostare in altro luogo (dove al momento non si sa) perchè nella stessa serata, quella del 13 agosto, si tiene il Mercatino".

"Chiediamo il rispetto dei programmi e non le pretestuose motivazioni addotte dai rappresentanti dell’Amministrazione comunale solo per non darci risposte certe - insistono i priori -. La nostra non è una presa di posizione campata in aria, tanto meno politica o provocatoria, ma semplicemente operativa, nel rispetto dei ruoli e delle normative vigenti. Attendiamo fiduciosi gli sviluppi della situazione, con l’auspicio che le nostre richieste diventino nel più breve tempo percorribili, per il bene della Cavalcata e per il bene della città".

I priori hanno motivato la loro presa di posizione in un lunghissimo documento che ripercorre, data per data, riunione per riunione, tutti i passaggi delle querelle, mai presi in considerazione dall’Amministrazione comunale. "Poi continuano a dire che la Cavalcata è la manifestazione più importante della città, ma non fanno altro che metterci i bastoni tra le ruote" ha detto fuori dai denti uno dei partecipanti all’ultimo incontro.

Come dire, l’ascia e stata disotterrata; ora spetta al Comune far si che la battaglia non diventi una “guerra”, in una città già di per sé “disastrata”, senza un preciso cartellone estivo, e che potrebbe essere capace di fa saltare anche la Cavalcata dell’Assunta.

Mauro Nucci