Altidona, ecco come si nascondeva il latitante Ramadov

Arrestato dalla polizia, aveva un nuovo documento d'identità con il cognome della madre anziché del padre

Elez Ramadov

Elez Ramadov

Altidona 21 agosto 2017 - Era ricercato da due anni per aver commesso reati come rapine a mano a armata, furti, detenzione di pistole e risse. Il pericoloso latitante però è stato catturato questa mattina dalla polizia, che gli era alle costole ad alcuni giorni. In manette è finito Elez Ramadov, un macedone di 50 anni, che aveva trovato rifugio in una casa di Altidona.

L’operazione è stata messa a segno dagli uomini dell’Anticrimine, che, dopo una attività info-investigativa, appostamenti e pedinamenti, hanno fatto irruzione nell’abitazione del ricercato e lo hanno arrestato. Il macedone, era stato colpito da un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura generale della Repubblica, Corte d’Appello di Ancona, nell’aprile 2015, in quanto deve scontare la pena di tre anni, dieci mesi e 11 giorni di reclusione per pene definitive per i reati di rissa, porto abusivo di arma comune da sparo (fatti commessi a Foggia), ricettazione (fatto commesso a Macerata), furto aggravato (fatto commesso a Fermo), ancora furto aggravato (fatto commesso a Fermo) e rapina (fatto commesso a Macerata). Radanov, nonostante fosse destinatario del provvedimento restrittivo ormai da più di due anni, era riuscito ad eludere le ricerche e quindi l’arresto, trovando un nuovo documento d’identità, regolarmente rilasciato dalle autorità macedoni, con il cognome della madre anziché del padre. Lo stratagemma, però, ha funzionato finché gli uomini dell’Anticrimine del commissariato di Fermo hanno appreso di un latitante che da qualche tempo si nascondeva in un appartamento di Lapedona. I poliziotti, quindi, dopo una serie di servizi di pedinamenti ed appostamenti che hanno consentito di accertare l’esatta ubicazione dell’immobile dove l’uomo si nascondeva e soprattutto di confermare l’identità del 50enne proprio per Ramadov, alle prime ore dell’alba, dopo aver circondato l’edificio, hanno fatto irruzione all’interno della casa, sorprendendo il ricercato ancora a letto e mettendo fine alla sua latitanza. In compagnia dell’uomo è stato rintracciato un giovane risultato estraneo ai fatti.

Ramadov, dopo le formalità di rito, è stato condotto al carcere di Fermo.