Fermo, 4 ottobre 2017 – Anoressia, bulimia: parole che fanno paura e pongono interrogativi. Da gennaio 2017 il Centro ambulatoriale sovraprovinciale di Fermo prova a dare le risposte che servono. Sono 200 i pazienti in carico all’equipe, provenienti da tutta la regione.
Nelle Marche si stimano 40mila donne adulte con disturbi del comportamento alimentare, tre milioni le persone che ne soffrono in tutta Italia. “I disturbi alimentari – spiega il direttore generale dell’Asur, Alessandro Marini - non riguardano soltanto le giovani donne, ma anche le persone adulte e gli uomini, la loro cura è un’esigenza molto diffusa e fino ad oggi lasciata un po’ al fai da te del cittadino”. La maggior parte dei pazienti in cura a Fermo sono giovani donne italiane. Ma cresce il numero degli uomini, così come quello dei minorenni e degli over 40.
Per aver accesso ai servizi è sufficiente una prenotazione con impegnativa oppure si può contattare il call center dedicato. Viene garantito un supporto anche ai familiari dei pazienti. “Grazie a strutture come quella di Fermo – prosegue Marini - le famiglie hanno un punto di riferimento per tutto il percorso terapeutico, diagnostico e di assistenza di cui ha bisogno la persona che si rivolge al servizio”.
Sono diverse le terapie previste, dal gruppo cognitivo-comportamentale per binge eating (disturbo da alimentazione incontrollata) ai colloqui individuali di supporto psicologico, passando per i pasti assistiti. L’equipe fermana è composta da varie figure professionali, grazie alle quali, peraltro, l’ambulatorio esercita un ulteriore funzione di filtro per i successivi livelli terapeutici.
“Parliamo di una realtà difficile, spesso drammatica, a cui da tempo la Regione Marche presta estrema attenzione attraverso il recepimento del Piano di azioni nazionale per la salute mentale e l’avvio dal 2015 di tre poli ambulatoriali: Fermo (per le province Fermo, Ascoli, Macerata), Ancona e Pesaro”, conclude il direttore generale dell’Asur.