Fermo, cartelli che si contraddicono. Automobilisti nel pallone

La segnaletica lungo la provinciale Mezzina continua a far parlare di sé: qual è la vera velocità consentita?

Uno dei cartelli segnaletici finiti sotto la lente

Uno dei cartelli segnaletici finiti sotto la lente

Fermo, 27 novembre 2017 - La segnaletica lungo la provinciale Mezzina continua a far parlare di sé, per alcune incongruenze che non facilitano gli automobilisti. Subito dopo l’incrocio per Torre San Patrizio e Monte Urano, in direzione mare, sul lato destro della carreggiata c’è un segnale in cui si indica all’automobilista che deve continuare a rispettare il limite della velocità a 70km/h (le due frecce poste sotto il cartello indicano che tale limite prosegue su quel tratto fino a diversa disposizione). Il fatto è che all’automobilista è sufficiente allungare lo sguardo oltre questo segnale, per trovarne un altro in cui le indicazioni sono diverse: a distanza di neanche dieci metri, infatti, c’è un cartello in cui si avvisa che il limite diventa di 90 km/h, essendo quella strada sottoposta al controllo elettronico della velocità (che, come noto, si trova dopo poco più di un chilometro, ma nel cartello non se ne fa menzione).

Una segnaletica, dunque, che crea perplessità in aggiunta alle critiche per alcuni cartelli di avviso del controllo della velocità con l’autovelox, aggiornati in concomitanza con l’entrata in vigore del nuovo sistema di rilevazione, che mostrano maldestre cancellature ‘fai da te’ con cui è stata fatta scomparire la parola ‘media’, riferita alla velocità misurata col tutor, in quanto con l’autovelox viene rilevata solo quella istantanea al passaggio sotto l’apparecchiatura di rilevazione.

m. c.