Porto Sant'Elpidio, un bando per le nuove case popolari

Previsti 24 appartamenti. Domande entro il 13 gennaio

Solo due degli alloggi resteranno a disposizione dell’amministrazione

Solo due degli alloggi resteranno a disposizione dell’amministrazione

Porto Sant'Elpidio (Fermo), 14 dicembre 2017 - Ancora pochi mesi e poi potranno dirsi finalmente ultimati i lavori per la costruzione delle nuove unità immobiliari in via Isola di Ponza (zona nord della città) che l’Erap ha inteso realizzare con fondi propri.

Nelle due palazzine sono stati previsti complessivamente 26 alloggi, di cui 24 potranno essere assegnati agli aventi diritto che saranno ammessi nella nuova graduatoria (per la quale è stato appena divulgato il bando pubblico), mentre un paio resteranno appannaggio del Comune (in permuta al terreno che è stato concesso per l’edificazione) che potrà servirsene per risolvere questioni di una certa urgenza relative a cittadini che si dovessero trovare nel bisogno di avere un tetto sulla testa. Mentre i lavori proseguono, tuttavia, essendo nel frattempo scaduta la graduatoria per le assegnazioni degli alloggi Erap, il Comune ha diffuso un avviso per procedere a una nuova graduatoria che sarà valida per i prossimi anni.

Possono presentare domanda tutti coloro che siano cittadini italiani, di Stati europei o extra europei (purché in possesso di regolare permesso di soggiorno); che abbiano la residenza in città; che non siano titolari di proprietà sul territorio nazionale; che abbiano una condizione economica del nucleo familiare definita mediante l’Isee per il 2017, non superiore a 11.513 euro (13.815 euro per le famiglie monopersonali); che non abbiano avuto precedenti assegnazioni in proprietà di alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Le domande possono essere presentate fino al 13 gennaio (solo per i cittadini residenti all’estero, il termine è prorogato al 28 gennaio). Il problema casa è da sempre uno dei più scottanti in città, soprattutto essendoci parecchi nuclei familiari che, rimasti monoreddito per la perdita di lavoro, o senza alcun reddito addirittura, fanno fatica a sostere i costi per la locazione di un appartamento. Di qui, diverse situazioni di sfratto che creano un grande problema e un forte disagio sociale, di cui più volte l’amministrazione ha cercato di farsi carico, ricorrendo in via del tutto provvisoria, agli alloggi disponibili al Samaritano. La possibilità, sia pure non in tempi immediati, di poter mettere a disposizione oltre 20 alloggi di edilizia popolare, rappresenta una indubbia boccata di ossigeno per la città e consentirà di dare risposte a nuclei familiari in forti difficoltà.