Discarica di San Biagio, vasche piene di percolato e rifiuti

Il comitato chiede pubblicamente se è tutto regolare

La discarica di San Biagio

La discarica di San Biagio

Fermo, 2 ottobre 2016 - Alcuni video effettuati con un drone sopra l’area della discarica di San Biagio, spingono cittadini e associazioni a porsi domande sulla gestione dell’impianto. Le immagini sono state mostrate ieri, nella sala polivalente di Capparuccia di Ponzano, durante un dibattito pubblico promosso dal Comitato civico discarica di San Biagio, per affrontare la questione «Circuito dei rifiuti nella provincia di Fermo». Presenti diversi sindaci e amministratori del territorio (Ponzano, Monte Giberto, Grottazzolina, Monsampietro Morico solo per citarne alcuni), associazione e residenti, assenti i rappresentanti del Comune di Fermo e dell’Asite.

Il presidente del Comitato, Renato Rossi, ha illustrato le riprese effettuate in giorni diversi con un drone sopra alla discarica di San Biagio: «Nei video si evidenzia come le aree predisposte allo stoccaggio dei rifiuti non vengono coperte, quando non si opera, restando esposte agli agenti atmosferici e persino agli uccelli che vanno li alla ricerca di cibo. C’è il problema del percolato, la seconda vasca di sicurezza, che dovrebbe essere sempre vuota, è piena e l’acqua da qui finisce nel torrente Ete Vivo che raggiunge Porto San Giorgio. Nonostante le nostre ripetute richieste, non riusciamo ad avere documenti chiari su come viene gestito la discarica di San Biagio, i pochi atti ottenuti sono quasi indecifrabili. Non abbiamo nulla contro l’Asite, ma trattandosi del nostro territorio chiediamo rassicurazioni». Elementi che hanno spinto a diverse considerazioni. «La discarica – continua Rossi - prevede lo smaltimento per il 75% di rifiuti urbani, ma con il trascorrere degli anni e accettando quelli di fuori provincia, sono arrivati sempre più rifiuti speciali.

La discarica di San Biagio ha raddoppiato il suo gettito economico, ma chi ha deciso l’arrivo di questi rifiuti? Inoltre, c’è un problema economico, ci risulta che i comuni fermani che conferiscono a San Biagio pagano 109 euro a tonnellata, i rifiuti provenienti da Roma sembrerebbe che rendano 65 euro a tonnellata. Infine, la raccolta differenziata. Per essere definita tale, il materiale raccolto deve essere successivamente trattato in un impianto di recupero. Quello di San Biagio è stato autorizzato per 75 tonnellate al giorno, facendo la somma del materiale che confluisce nella discarica dai comuni del territorio fermano si riscontra facilmente il superamento di questo limite. Esempio, il 6 maggio 2016 sono state conferite a San Biagio 230 tonnellate di materiale differenziato, è praticamente impossibile trattarlo tutto».