Ritrovata nel suo appartamento, morta da almeno 2 mesi

Una 64enne fermana che viveva da diverso tempo a Bologna FOTO

Sarà il medico legale  a togliere ogni dubbio sulle cause del decesso

Sarà il medico legale a togliere ogni dubbio sulle cause del decesso

Fermo, 21 ottobre 2016 - È giallo sul cadavere di una donna fermana rinvenuto in avanzato stato di decomposizione nel suo appartamento. Si tratta di R.S., 64 anni di Fermo, domiciliata da tempo a Bologna (FOTO). La sua salma è stata recuperata l’altro ieri dalla polizia municipale.

La donna, secondo un primo esame del medico legale intervenuto sul posto, era morta da almeno due mesi. In casa della 64enne non sono stati trovati segni di effrazione, nessuna arma nei paraggi e nessun segno evidente di morte violenta è stato riscontrato dagli agenti, che, per dieci ore hanno passato al setaccio quell’appartamento, sentendo anche altri residenti del palazzo. Dunque, l’ipotesi più accreditata sembra essere al momento quella del malore. Sarà però l’autopsia, disposta dalla Procura di Bologna, a stabilire definitivamente le cause del decesso.

A spiegare perché nessuno dei parenti l’ha cercata è la nipote della donna: «Mia zia, spirito libero e di carattere schivo, aveva scelto sin da giovane di vivere a Bologna, dove alloggiava nella casa di famiglia. Con lei avevamo contatti generalmente in occasione delle festività, ragion per cui, né io né gli altri familiari si sono allarmati prima del doloroso ritrovamento. Ora chiediamo soltanto che venga rispettato il nostro dolore».

L’allarme è scattato l’altro ieri pomeriggio, quando alcuni vicini di casa al civico 6/2 di via della Ferriera, a Bologna, hanno avvisato le forze dell’ordine. Da troppo tempo non incrociavano più l’inquilina. Poi la macabra scoperta: la donna era morta, dall’estate, e il suo corpo era quasi completamente decomposto. A stabilirlo è stato il medico legale intervenuto sul posto, ma solo l’esame autoptico potrà chiarirne i tempi. La donna, vestita, non presentava evidenti segni di violenza che possano suffragare l’ipotesi della presenza di terzi. Nell’appartamento non sono state trovate armi, né segni di scasso. Né è stato trovato nell’immediatezza un biglietto d’addio che potesse spiegare il perché di quella morte silenziosa e quindi far pensare ad un suicidio. Difficile, però, viste le condizioni del cadavere in avanzato stato di decomposizione, escludere con certezza un’ipotesi più che un’altra. Sul posto, giunto da Fermo, è arrivato anche un fratello della donna per il riconoscimento del corpo. La salma è stata quindi trasportata alla camera mortuaria dell’obitorio di Bologna.