Fermo, con false identità aprivano conti correnti ottenendo prestiti

Cinque persone indagate, sequestrati documenti e computer

La refurtiva recuperata dalla polizia anticrimine di Fermo

La refurtiva recuperata dalla polizia anticrimine di Fermo

Fermo, 25 settembre 2016 -  Rubavano  le identità di persone ignare e poi le utilizzavano per truffare o prendere finanziamenti. Una banda di professionisti, che aveva colpito più volte nel Fermano, è stata sgominata dalla polizia anticrimine di Fermo, dopo una complessa ed articolata attività investigativa coordinata dal sostituto procuratore, Mirko Monti. Sono cinque le persone indagate per i reati di ricettazione, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, uso di documenti falsi, sostituzione di persona e tentata truffa. Si tratta di A.C., 43 anni di Fermo, A.R.,70 anni di Fermo, O.M., commercialista 65enne di Porto Sant’Elpidio, R.S., 60enne fermano, e di P.E., un commerciante 70enne di Fermo. Durante l’attività gli uomini del Commissariato hanno sequestrato documenti di identità falsi, tessere bancomat, carnet di assegni, totem, documentazione bancaria, computer ed altro. 

"E’ stata un’attività complessa – spiega il vice questore aggiunto, Leo Sciamanna - che ha consentito di sgominare ed assicurare alla giustizia un pericoloso sodalizio criminale dedito alla consumazione di truffe in danno di istituti bancari e finanziarie mediante il furto delle identità di ignare persone realmente esistenti. L’attività investigativa ha avuto inizio nel periodo di ferragosto, quando i nostri uomini, grazie alla perfetta conoscenza del territorio e della malavita che vi gravita, hanno appreso che A.C. aveva acceso  un istituto di credito locale un conto corrente con generalità false ed utilizzando un documento di identità compilato con i dati anagrafici di un commerciante torinese realmente esistente".

Le ulteriori verifiche effettuate dai poliziotti hanno consentito di accertare, che il 43enne, con il medesimo documento di identità falso, era già riuscito ad aprire varie conti correnti presso istituti di credito locali ottenendo, peraltro, carnet di assegni e tessere bancomat. Gli investigatori, durante un pedinamento, hanno verificato che l’uomo, nel primo pomeriggio del 24 agosto, si era recatoì  una banca di Fermo ed erano entrati, cogliendo l’uomo mentre si apprestava a chiedere un finanziamento. In occasione dell’immediata perquisizione, estesa anche al veicolo utilizzato dal fermano, gli operatori hanno rinvenuto e sequestrato la carta d’identità utilizzata per l’accensione dei rapporti bancari, sulla quale era apposta la foto di A.C., ma compilata con le generalità del commerciante torinese,  anche altra documentazione bancaria (bancomat e carnet di assegni) e copia fotostatica di documenti di identità e fiscali intestate a terze persone.