Porto Sant'Elpidio, sfonda il vetro con un mattone, furto al Bon Café

Una volta all’interno il ladro, alle strette con i tempi visto il suono dell’allarme, si è diretto alla cassa

La porta d'ingresso del Bon Café rotta con un mattone

La porta d'ingresso del Bon Café rotta con un mattone

Porto Sant'Elpidio, 14 gennaio 2018 - Sfonda con un mattone il vetro della porta d’ingresso e se ne va rubando il fondo cassa e un paio di bottiglie di vino. È successo ieri mattina, poco prima delle 5, al Bon Cafè, bar situato lungo la statale Adriatica in pieno centro cittadino. «Quando alle 5 sono arrivato per aprire il bar – racconta il titolare Massimiliano Rieti – ho trovato il vetro rotto della porta d’ingresso che si affaccia su via Oberdan (una traversa della Statale; ndr). I vicini poi mi hanno detto che l’effrazione sarebbe avvenuta solo pochi minuti prima perché, dopo aver sentito dei forti rumori, è scattato l’allarme». 

Una volta all’interno il ladro, alle strette con i tempi visto il suono dell’allarme, si sarebbe diretto subito, senza toccare nient’altro, verso il registratore di cassa dal quale ha prelevato il fondo cassa lasciato dal titolare, circa 200 euro. Non soddisfatto, prima di lasciare il locale ha portato via anche qualche bottiglia di vino. Un furto che però non è filato perfettamente liscio.  Nello spaccare il vetro della porta d’ingresso, infatti, il ladro si è ferito, lasciando all’interno del locale diverse tracce di sangue che potrebbero essere utili a risalire alla sua identità. Oltre ai carabinieri del nucleo radiomobile intervenuti subito sul posto, nella mattinata si sono infatti recati al Bon Cafè anche gli agenti della scientifica che hanno prelevato dei campioni delle tracce ematiche lasciate dal ladro.

Il furto al Bon Cafè segue di dieci giorni quello ben più corposo avvenuto ai danni del Bar Lorenzo. I ladri in quell’occasione sfondarono il muro per accedere alla sala slot e portarono via un bottino quantificabile fra i 6 e gli 8mila euro. 

«Ci sentiamo vulnerabili – ha commentato Rieti – diamo il massimo per soddisfare i clienti, paghiamo tante tasse e poi ci ritroviamo ad avere a che fare con questi episodi che viviamo come un ingiustizia e che, più che il danno economico, scalfiscono il morale». Malgrado ciò Rieti non si perde d’animo: «Vado avanti con ancora più forza. Non sono questi episodi che possono scalfire la mia attività e il lavoro che sto facendo da anni con soddisfazione mia e dei miei clienti».