Parco della Rimembranza (Foto Zeppilli)
Fermo, 27 marzo 2016 - Grande affluenza per la 25esima edizione delle ‘Giornate Fai di Primavera’, le speciali visite guidate che ogni anno vengono organizzate dal Fondo Ambiente Italiano in luoghi storici che nel resto dell’anno restano chiusi e sono poco valorizzati.
Un vero e proprio successo che per l’intero fine settimana ha catalizzato l’attenzione di molte persone arrivate anche da fuori provincia per far visita alle numerose ricchezze patrimoniali e artistiche di cui vanta il nostro territorio.
Quello andato in archivio ieri è stato un weekend ideale anche grazie ad un clima piacevole e ad un sole che non si è risparmiato facendo risplendere ancor di più le tante bellezze messe in mostra e che rappresentano una ricchezza comune. Come al solito i tanti visitatori si sono potuti avvalere di guide d’eccezione, i cosiddetti ‘apprendisti ciceroni’, ossia gli studenti delle scuole fermane: il liceo ginnasio Annibal Caro di Fermo, il liceo artistico Preziotti – Licini, l’Iti Montani, l’Isc Fracassetti, l’Isc Da Vinci-Ungaretti, l’Isc Betti, l’Isc di Santa Vittoria, l’Isc Force e l’Isc Comunanza.
I ragazzi hanno illustrato aspetti storico-artistici dei monumenti grazie alla preparazione dei propri docenti. Nella fattispecie, a Fermo i beni aperti che hanno catturato l’attenzione del pubblico (molto eterogeneo) sono stati tre: Parco di Villa Vitali, Parco della Rimembranza e Villa Bernetti (il cui ingresso era riservato soltanto agli iscritti FAI).
TALI aperture sono state arricchite da alcune iniziative collaterali, molto apprezzate dal pubblico. Il Parco di Villa Vitali ha ospitato i concerti e gli intrattenimenti musicali a cura del Conservatorio Statale di Musica Pegolesi di Fermo. Nella chiesa di San Filippo Neri è stata allestita una mostra fotografica di Vittorio Gioventù sull’evoluzione del lavoro nel territorio fermano, mentre nella aule del piano terra dello stabile ex Euf, che si trova nel parco della Rimembranza, sono state videoproiettate le fotografie di Mario Dondero.