Incidente durante la fuga, caccia al secondo bandito

Nell’auto avevano telefonini, profumi e arnesi da scasso

La refurtiva e il materiale recuperati dai carabinieri nell’auto dei banditi (Zeppilli)

La refurtiva e il materiale recuperati dai carabinieri nell’auto dei banditi (Zeppilli)

Fermo, 23 settembre 2016 - Denaro, telefonini, occhiali da sole di marca, profumi, cosmetici, apparecchiature elettroniche, carte di credito e arnesi da scasso. C’era un vero proprio bazar all’interno della Opel Astra bianca intercettata l’altro ieri dopo una rocambolesca fuga e dopo aver provocato un pauroso incidente con un ferito.

Uno dei due malviventi, che stavano preparando un colpo a Campiglione, è stato arrestato e processato ieri con rito direttissimo per furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito. Si tratta di A.C., 28 anni di Napoli. Durante l’udienza, l’avvocato ha chiesto termine a difesa per studiare gli atti. L’arresto però è stato convalidato e al 28enne è stato imposto l’obbligo di firma. Il complice, A.E. 32 anni anche lui di Napoli, è stato solo identificato e denunciato a piede libero. Il giovane è ancora ricercato. L’auto usata per la fuga, invece, non risulta rubata, ma intestata ad un uomo di Latina, F.D.A., su cui gli inquirenti stanno facendo accertamenti.

Tutto era iniziato l’altro ieri pomeriggio quando i carabinieri avevano notato i due malviventi aggirarsi a bordo della Opel, nei pressi del centro commerciale Oasi. Quando i militari erano entrati in azione per chiedere i documenti ai due occupanti della vettura, il conducente aveva spinto il piede sull’acceleratore, dando il via ad una rocambolesca fuga, durata, però, solo qualche centinaio di metri: l’auto dei banditi, all’altezza dell’incrocio di zona Triangolo di Monte Urano, aveva urtato un Range Rover, guidata da una 40enne e che trasportava una bambina.

L’impatto aveva fatto finire la Opel dei fuggitivi sopra l’aiuola spartitraffico dell’incrocio e quindi in mezzo alla carreggiata, dove, nel senso di marcia opposto stava sopraggiungendo una Fiat Bravo con a bordo due donne. L’impatto era stato inevitabile e violento e la passeggera delle Fiat era rimasta ferita.