Morto in Erasmus, l'autopsia: 3 coltellate inferte con forza

Questo potrebbe significare che a pugnalare Giacomo Nicolai potrebbe anche essere stata un’altra persona. Chiesto l'esame del Dna

Giacomo Nicolai, 24 anni, eseguita la nuova autopsia

Giacomo Nicolai, 24 anni, eseguita la nuova autopsia

Fermo, 30 marzo 2017 - Le tre coltellate che hanno provocato la morte di Giacomo Nicolai,  lo studente fermano di 24 anni trovato morto nel suo appartamento universitario di Valencia, sono state inferte con estrema forza. Questo potrebbe significare che a pugnalare il ragazzo potrebbe anche essere stata un’altra persona.

E’ questo il dato più importante emerso nel corso dell’autopsia effettuata questa mattina nella capitale sulla salma del 24enne dal professor Giorgio Bolino dell’università La Sapienza di Roma e dalla tossicologa Roberta Tittarelli. Presente anche il consulente tecnico della famiglia, il professor Piergiorgio Fedeli dell’università di Camerino. I medici legali hanno costatato che il precedente esame autoptico era stato eseguita correttamente. È stato chiesto di poter effettuare l'esame del dna di eventuale materiale organico rinvenuto sotto le unghie. Sul corpo non c'erano segni di lesioni che potessero far presupporre ad una colluttazione precedente al decesso. I colpi all'emitorace sinistro sembrano invece inferti con forza. Il professor Fedeli non esclude alcuna ipotesi.

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