Nigeriano morto a Fermo, Mancini ottiene i domiciliari

Concessi dal gip di Fermo. Ma il braccialetto elettronico non è stato ancora trovato

Amedeo Mancini (Foto Zeppilli)

Amedeo Mancini (Foto Zeppilli)

Fermo, 12 settembre 2016 -  Il gip di Fermo Marcello Caporale ha concesso gli arresti domiciliari a Amedeo Mancini, l'ultrà accusato di omicidio per la morte del rifugiato politico nigeriano Emmanuel Chidi Namdi, avvenuta il 5 luglio scorso a Fermo. Mancini, difeso dall'avvocato Francesco De Minicis, era ancora in carcere nonostante potesse andare ai domiciliari data l'indisponibilità di un braccialetto elettronico, che finora non è stato reperito e non si sa quando, dunque, la misura del gip sarà esecutiva. Pare non potrà tornare a casa nelle prossime ore. 

Di recente Mancini aveva raccontato la sua prigione ad un amico, al quale ha inviato una lettera che ripercorreva i 60 giorni vissuti a Marino del Tronto.