Nigeriano ucciso a Fermo, Mancini resta in carcere

Il gip ha respinto la richiesta di domiciliari per l'ultrà, difeso dall'avvocato Francesco De Minicis

Nigeriano morto a Fermo, nella foto l'indagato Amedeo Mancini (foto Zeppilli)

Nigeriano morto a Fermo, nella foto l'indagato Amedeo Mancini (foto Zeppilli)

Fermo, 28 luglio 2016-  Resta in carcere Amedeo Mancini, accusato di aver ucciso a Fermo il 5 luglio scorso il nigeriano Emanuel Chidi in seguito a   una lite. Il Gip  ha  infatti respinto l'istanza di richiesta degli arresti domiciliari presentata dal legale dell'ultra' della Fermana calcio. Mancini,stando ad alcune ricostruzioni, insulto' Emanuel  che era in compagnia della  sua compagna Chyniere mentre passeggiavano in città,  scatenando  una sua reazione. Ne seguì una  colluttazione che porto' alla morte del migrante africano.

 Il legale di Amedeo Mancini, l'avvocato Francesco de Minicis, ha gia' dichiarato che ricorrerà in appello dopo la decisione del Gip sul suo assistito. Mancini, infatti, è attualmente   rinchiuso nel carcere di Marino del Tronto.  Il 5 agosto si pronuncerà il Tribunale del riesame.