Porto San Giorgio, 100 studenti nello spazio con Nespoli

Dal Pic pesca si sono collegati con l’astronauta: "Vedo l’Italia bella e immersa nel blu"

Collegamento con la stazione spaziale Iss

Collegamento con la stazione spaziale Iss

Porto San Giorgio, 22 ottobre 2017 - "Ci rivediamo alla seconda orbita" è l’annuncio, che, dato ieri mattina dall’astronauta Paolo Nespoli al termine dei 10 minuti di collegamento dallo spazio avvenuto al Pic pesca, ha raccolto lo sacrosciante applauso dei circa 100 studenti presenti. Entusiasti del fatto che il collegamento sarebbe proseguito dopo un’ora e mezza, il tempo necessario alla stazione spaziale di riaffacciarsi dopo aver completare il giro della terra. Ed è ciò che si è verificato. Al Pic pesca sono intervenuti gli alunni di due classi della media Nardi e due del liceo scientifico di Fermo. I ragazzi sono arrivati con largo anticipo, ansiosi di assistere ad un evento certamente straordinario. L’eccitazione traspariva dai loro volti.

Alle 11,31 precise, come stabilito, la stazione spaziale si è collegata e l’astronauta è apparso sullo schermo pronto a rispondere alle domande dei ragazzi che, in sua attesa, le avevano preparate e provate al microfono. Affascinati da quell’uomo che mentre parlava con loro viaggiava a 28.000 chilometri orari al secondo ad una distanza di 450 chilometri dalla terra in un luogo indefinito chiamato spazio. Le domande sono state le più disparate e hanno riguardato in particolare le azioni della quotidianità per un astronauta, ad esempio il mangiare, il lavarsi, il mantenersi in forma.

"Qui non possiamo cucinare – ha detto Nespoli – ma io posso gustare lo stesso il mio piatto preferito che sono le lasagne preconfezionate. Per mantenerci in forma abbiamo delle macchine per l’esercizio fisico, come tapis roulant, cyclette e una per il sollevamento pesi pur in condizione di bassa gravità". Dalla stazione orbitante ha riferito che si vede un’Italia bella, immersa nel blu del Mediterraneo, bella e fortunata come posizione geografica. Ma si vedono anche i tifoni, uno “terribile” ieri mattina stessa sopra il Giappone. Lui è laureato in ingegneria, altri colleghi lo sono in materie diverse ma sempre di carattere tecnico. "Non abbiamo ancora avvocati e filosofi", ha chiosato con un pizzico di ironia. Andare su Marte? Secondo lui è "una buona idea, ma non per conquistarlo bensì per conoscerlo".

Al contatto con la stazione spaziale hanno collaborato il Comune e il gruppo comunale della protezione civile e si è reso possibile grazie ai radioamatori che l’hanno curato da un punto di vista tecnico e all’agenzia spaziale Ariss tramite la quale si è avuto il benestare della Nasa.