Porto Sant’Elpidio, operazione Black Beast, preso anche l’ultimo latitante

Arrestato il ventenne rumeno N.G.B. accusato di far parte dell’organizzaizone che controllava il racket della prostituzione

Il tatuaggio che identificava la banda dei 'Black beast' (Foto Zeppilli)

Il tatuaggio che identificava la banda dei 'Black beast' (Foto Zeppilli)

Fermo 28 aprile 2017 - Preso anche l’ultimo latitante dell’organizzazione che controllava il racket della prostituzione sgominata con l’operazione della Guardia di Finanza denominata Black Beast

Il ventenne rumeno N.G.B., residente a Porto Sant’Elpidio, è stato tratto in arresto presso un esercizio commerciale della stessa località, dove si trovava in compagnia di una connazionale intenta ad effettuare un trasferimento di denaro verso l’estero, operazioni frequentemente monitorate dalle Fiamme Gialle in un’ottica di prevenzione dell’utilizzo dei circuiti dei “Money transfer” per possibili finalità di riciclaggio di proventi illeciti.

L’indagine aveva avuto i suoi primi esiti, alla fine del mese di novembre 2016, con un imponente blitz, in cui era stata data esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere del gip del tribunale di Fermo nei confronti di 5 rumeni e un italiano, una parte degli 11 componenti dell’organizzazione criminale - oggi tutti assicurati alla giustizia - che induceva ragazze rumene alla prostituzione, soprattutto nel Fermano, sia in strada, sia presso case d’appuntamento.

Determinanti, per l’avvio delle indagini, erano state le pregresse risultanze delle attività di controllo economico del territorio condotte dallo stesso Gruppo di Fermo che, nello specifico, avevano riguardato le locazioni degli immobili nell’Elpidiense e nel quartiere di Lido Tre Archi, un’occasione sfruttata infatti anche per monitorare i flussi finanziari dei proprietari degli immobili e di alcune inquiline dedite all’esercizio della prostituzione.