Porto Sant'Elpidio, picchiato e rapinato nel parcheggio di via Mameli

Aggredito da due stranieri con il passamontagna. "Quando hanno visto che nel portafoglio c'erano pochi soldi, hanno cominciato a colpirmi con calci e pugni"

Gli aggressori sono fuggiti su uno scooter senza targa

Gli aggressori sono fuggiti su uno scooter senza targa

Porto Sant'Elpidio (Fermo), 3 ottobre 2017 - Sul viso, Roberto Silenzi, porta ancora i segni delle botte che gli hanno dato i due malviventi che lo hanno derubato mentre si trovava nel parcheggio di via Mameli, lunedì sera intorno alle 22,45. Il ragazzo (che è milite della Protezione Civile e presta servizio di volontariato nella Pubblica Assistenza) è ancora fortemente scosso mentre racconta la drammatica disavventura che gli è capitata.

"Avevamo appena fatto una passeggiata con mio amico, come facciamo ogni sera. Siamo ritornati verso il parcheggio in via Mameli (subito dietro la piazza Garibaldi, ndr) per prendere l'auto. Dovevo riaccompagnarlo ma mi ha detto che preferiva andare a piedi e che quindi, potevo andare direttamente a casa mia. Stavo salendo in auto - prosegue il racconto - quando all'improvvispo si sono avvicinati due ragazzi in sella ad uno scooter. Con la coda dell'occhio ho visto che scendevano velocemente dal mezzo tanto che questo è caduto a terra. Ma non se ne sono preoccupati e si sono diretti verso di me".

I due, con il volto coperto da un passamontagna e con un forte accento straniero, hanno bloccato la portiera impedendo qualsiasi movimento al ragazzo, intimandogli di consegnare i soldi che aveva con sé. "Non ho opposto resistenza e ho dato il portafoglio. Ma questi, aprendolo e vedendo che dentro c'era poco o niente, hanno cominciato a picchiarmi, con calci e pugni, insistendo che volevano i soldi. Dopo aver preso tutti quei colpi, non ho più reagito e sono rimasto completamente fermo, anche perché tutti quei colpi mi avevano intontito", prosegue il drammatico racconto.

Vedendo che non avevano davvero niente da prendere dalla loro vittima, i malviventi sono risaliti in sella allo scooter e si sono allontanati. Nonostante fosse vistosamente ferito, Silenzi ha cercato di vedere in che direzione andavano e ha notato che lo scooter era pure senza targa. "In qualche modo, mi sono fatto forza sono salito in auto e sono arrivato da solo al pronto soccorso di Fermo". 

Ci è rimasto fino al primo pomeriggio di oggi, dopodiché con un vistoso taglio sotto l'occhio, e con contusioni alla gamba sinistra e un forte dolore alla testa, Silenzi se ne è tornato a casa per riposare e riprendersi dallo choc dell'aggressione. "Sono ancora molto provato - conclude - e penso che, magari domani andrò a sporgere denuncia ai carabinieri. Ma, prima di tutto, mi sono dovuto riprendere dall'incredibile aggressione che mi era capitata".