Prostituzione, in sei mesi scoperte 50 case d'appuntamento

Controlli soprattutto lungo la costa. Decine di persone denunciate. Il vicequestore Sciamanna: "Non ci fermiamo qui"

Prostituzione, una piaga senza tempo aggravata dallo sfruttamento

Prostituzione, una piaga senza tempo aggravata dallo sfruttamento

Fermo, 22 febbraio 2017 - Cinquanta case d’appuntamento scoperte in sei mesi e decine di persone denunciate per attività criminose legate al mondo della prostituzione.

E’ questo il bilancio delle attività e dei continui controlli messi in atto dalla polizia di Fermo lungo la costa ed in particolare nelle zone sensibili come Lido di Fermo, Lido Tre Archi e Porto Sant’Elpidio. Sono numeri che fanno capire la portata del fenomeno dal giro d’affari milionario e che spesso viene gestito da vere e proprie associazioni di stampo mafioso che operano nel ricchissimo mercato del sesso.

Ma come si è arrivati a portare a galla questo mondo sommerso, che sembra molto più radicato di quello che appare? «Il nostro primo obiettivo – spiega il vicequestore di Fermo, Leo Sciamanna – è stato quello di fare una mappatura del fenomeno prostituzione, così da avere chiaro, dove, come e quando agivano le persone legate a questo mondo. Poi è scattata la seconda fase, quella in cui siamo entrati in azione per contrastare il fenomeno, smantellando decine e decine di case d’appuntamento».

Purtroppo il lavoro da fare è ancora tanto, perché chi opera in questo settore ha un ricambio di manodopera incredibile e, chiusa una casa del piacere, ne spunta subito un’altra. «Il fenomeno prostituzione – sottolinea il vice questore Sciamanna – negli ultimi dieci anni si è evoluto moltissimo. Purtroppo non esistono solo le ragazze di strada, ma anche le case di appuntamento che spuntano come funghi. Sono centinaia le giovani, soprattutto dell’Est e nigeriane, che lavorano stagionalmente in zona, vanno e vengono e sono interscambiabili».

Anche il modo di contattare o prendere appuntamento con una prostituta si è evoluto. «Oggi – ribadisce Sciamanna – ci sono i giornali di annunci e il web, quindi chi vuole usufruire di una casa a luci rosse utilizza nuovi strumenti: dal semplice telefonino ai social come Facebook. Il nostro impegno, come ho già detto più volte, è riportare la legalità in questo territorio».

Per la cronaca anche ieri notte gli uomini del commissariato di Fermo sono stati impegnati in una massiccia attività specifica, come disposto dal questore di Ascoli e Fermo, Mario Della Cioppa, durante la quale sono state controllate altre case del piacere, centinaia di persone e veicoli lungo la costa.