Fermo, la Sala operativa della Provincia ancora non riparte

Serve per le emergenze, è stata smantellata e riallestita. Fermo è l'unica provincia dove non è attiva

La sala operativa prima funzionante e poi smantellata

La sala operativa prima funzionante e poi smantellata

Fermo, 8 settembre 2017 - Era il 21 giugno di quest’anno,e sulle pagine del Carlino avevamo scritto che la Sala operativa integrata (Soi) della Provincia di Fermo, luogo strategico per la gestione delle emergenze, in precedenza smantellata, aspettava di essere riallestita nel palazzo provinciale, una delle vittime illustri della riorganizzazione degli enti locali. Dicevamo che c’era il materiale, il luogo, anche il personale, e che tutto però era in attesa di una sistemazione, nella speranza che non ci fosse qualche terremoto o qualche evento meteorologico di particolare rilevanza.

Dalla Regione era arrivata la risposta sdegnata, in particolare dell’assessore al bilancio, Fabrizio Cesetti, che assicurava che nessuna attività era a rischio, che la Soi era pronta, che mancava pochissimo, che non si potevano lanciare allarmi ingiustificati. Anche la Prefettura aveva diffuso un comunicato pieno di rassicurazioni. Il risultato era stato che di lì a poche ore dalla Regione erano arrivati tecnici e operatori, pronti ad allestire la sala operativa che, in effetti, in poco tempo ha ripreso il suo aspetto originario, coi computer e tutto.

Chi ha assistito al gran fermento però, commenta: tanto rumore per nulla. E sì perché ad oggi, 8 settembre, i computer non sono attivi, manca il collegamento a internet evidentemente fondamentale in caso di emergenza, manca anche un impianto elettrico autonomo e, dunque, la corrente arriva solo quando è aperta la scuola, visto che è collegato proprio all’edificio scolastico. Dunque, se si deve accedere di notte o anche nei giorni festivi non se ne parla, non si accende manco la luce, figuriamoci i computer.

Resta il fatto che le altre Province hanno mantenuto le loro sale operative, da noi pareva che la colpa fosse di chi sollevava il problema, sottolineando anche lo spreco di materiale costoso che rischia di rovinarsi in mancanza di utilizzo. Ennesimo segnale della distanza, peraltro prevedibile, della Regione che ha tante cose di cui occuparsi, ennesima dimostrazione di quanto potessero essere utili le Province nel gestire soprattutto le grandi emergenze, qui è passata la neve, l’alluvione, il terremoto, i tecnici della Provincia, i bravissimi esperti di cui si dispone, hanno coordinato interventi e possibilità, con l’aiuto di internet ovviamente, cercando di capire come si fa ad accendere i computer senza disporre di elettricità.