Sant'Elpidio a Mare, l’ombra della prostituzione a Casette d’Ete

Spunta lucciola all’ingresso della frazione, Terrenzi fa scattare l’allarme

INTERVENTO IMMEDIATO L’agente della polizia municipale che è intervenuta sul posto

INTERVENTO IMMEDIATO L’agente della polizia municipale che è intervenuta sul posto

Sant'Elpidio a Mare (Fermo), 8 agosto 2017 - Era da sola, una ragazza di colore, e pochi giorni fa stazionava lungo la provinciale Fratte, appena fuori dall’abitato di Casette d’Ete con abbigliamento e atteggiamento inequivocabile. L’hanno notata e subito è partita la segnalazione alla polizia locale cosicché un agente è subito andato sul posto a controllare. Il timore è che ne arrivino altre e che la prostituzione prenda piede pure a Casette, oltre che a Bivio Cascinare dove già è una piaga nota. Il sindaco Alessio Terrenzi si è mosso subito e ieri ha scritto al prefetto.

«Sappiamo che le prostitute, in numero sempre maggiore, gravitano intorno alla stazione di rifornimento, a Bivio Cascinare, ma ora si sta aggiungendo un nuovo, analogo fenomeno a Casette d’Ete. Un fenomeno che va assolutamente debellato con urgenza, sul nascere» questi i concetti espressi da Terrenzi. «Nonostante i servizi mirati svolti dalla polizia locale e dai carabinieri della locale stazione, non si riesce a debellare questo fenomeno» prosegue chiedendo che vengano intensificati i servizi di controllo coordinati tra forze dell’ordine e incrementato l’organico. Mentre la prostituzione sembra voler far capolino a Casette, nelle ultime due settimane, sia qui che a Bivio Cascinare, i carabinieri hanno messo a segno tre operazioni che hanno portato a sequestri di sostanze stupefacenti: oltre 500 grammi di hascisc, 320 di cocaina, 50 di marijuana, pasticche di ecstasy; tre arresti (di cui un giovane 19enne di Casette ora ai domiciliari, un albanese residente a Bivio e, da ultimo, sabato scorso, A.C., 34enne di Cupra Marittima, fermato mentre transitava per Casette); tre denunce a piede libero (un 19enne e un minorenne di Casette d’Ete, una ragazza a Bivio Cascinare).

«C’è un buon collegamento tra amministrazione, polizia locale, carabinieri e, soprattutto, molti cittadini che, lungi dall’essere omertosi, segnalano in continuazione situazioni sospette e consentono alle forze dell’ordine di intervenire. Che a Casette ci siano luoghi deputati allo spaccio è risaputo tanto che, pochi mesi fa, abbiamo installato delle telecamere anche in Piazza Mazzini. Telecamere che sono di grande aiuto per le indagini». Casette è in posizione baricentrica ed è diventata la base per certi scambi. «Credo che i ragazzi siano attratti dal denaro facile e non si rendono conto che vengono usati» prosegue Terrenzi.