Scuola, assegnazione troppo lontana e illegittima. Nuova sede per una professoressa

Il tribunale di Vasto ha accolto il ricorso d’urgenza di una docente di Fermo

Una professoressa impegnata in classe

Una professoressa impegnata in classe

Fermo, 25 marzo 2017 - Il tribunale di Vasto, sezione lavoro, ha accolto il ricorso d’urgenza di una professoressa di Fermo - A.R. le sue iniziali - illegittimamente trasferita a Vasto nelle operazioni di mobilità effettuate dal ministero dell’Istruzione università e ricerca. Il giudice del lavoro, che ha esaminato il fascicolo, ha sospeso in via cautelare l’assegnazione della docente a Vasto – perché illegittima - e ordinato al Ministero di provvedere ad una nuova designazione di sede rispettosa dei principi giuridici enucleati nel ricorso.

«Nel caso specifico – spiega il legale della Cgil di Fermo, l’avvocato Corrinna Biondi, che si è occupata del caso - oltre ai purtroppo «normali» errori dovuti al cosiddetto «algoritmo» della mobilità, è stata ignorata la situazione specifica della docente che, pur essendo curatore (nominato dal tribunale) di un familiare con handicap, e avendo i titoli e il punteggio per poter lavorare nella provincia di Fermo, è stata trasferita a 180 km di distanza da casa e dal familiare. Neppure in fase di assegnazione provvisoria (di durata annuale) le era stata destinata una sede in zona, nonostante la riconosciuta precedenza per le esigenze familiari. Risultando seconda in graduatoria, veniva addirittura «scavalcata» dai docenti in terza e quarta posizione, che si vedevano assegnare sedi vicine a casa, ossia nel Fermano».

La docente si era subito rivolta alla Flc-Cgil di Fermo, che l’aveva tutelata ed assistita occupandosi dei reclami e impugnative varie, purtroppo inascoltati dal Ministero.

f. c.