Studente morto in Spagna, la testimonianza del coinquilino

"L'ho trovato nel letto, ho chiamato aiuto"

Giacomo Nicolai

Giacomo Nicolai

Fermo, 22 marzo 2017 - «Quando sono entrato nella sua stanza l’ho trovato sdraiato sul letto con un coltello conficcato nel petto e non rispondeva». E’ il drammatico racconto di uno dei due coinquilini di Giacomo Nicolai, lo studente di fermano trovato morto a Valencia in circostanze misteriose. Il ragazzo viveva con il 24enne di Fermo insieme ad un altro coetaneo e tutti e tre si trovavano in Spagna per il progetto Erasmus.

 «Alle prime luci dell’alba di domenica – racconta il coinquilino di Nicolai – ho sentito dei rumori seguiti da un rantolio, ma non ho capito subito da dove provenissero. Dopo un po’, intorno alle 7,30, sono andato a bussare alla porta delle stanza di Giacomo, ma lui non mi ha risposto. Ho insistito senza però alcun esito. A quel punto ho aperto la porta e mi sono trovato di fronte ad una scena raccapricciante: Giacomo era disteso sul letto e aveva un coltello piantato nel petto».

Il coinquilino dello studente fermano è ancora sconvolto e riesce a malapena a proseguire. Poi racconta di aver gridato e di aver richiamato l’attenzione dell’altro ragazzo che vive in quella casa: «Ho subito chiamato l’altro studente che abita con noi e abbiamo costatato che Giacomo non dava segni di vita, così abbiamo immediatamente allertato la polizia e i soccorsi. Purtroppo Giacomo era già morto. Gli agenti ci ha interrogato a lungo. Abbiamo detto loro che Giacomo la sera prima era andato nella sua stanza da solo e che con lui non c’era nessuno. Così come nessuno è entrato nel nostro appartamento durante la notte. Non so cosa sia successo, ma Giacomo prima di andare a dormire sembrava tranquillo. Non so proprio cosa dire». 

L'esito dell'autopsia