Tipicità, ‘Stoccafisso senza frontiere’ chiude l’edizione 2017

Venti cuochi provenienti da tutta Italia hanno partecipato alla rassegna con le loro ricette

Fermo, 'Stoccafisso senza frontiere' chiude Tipicità

Fermo, 'Stoccafisso senza frontiere' chiude Tipicità

Fermo, 21 marzo 2017 – Paese che vai ricetta che trovi. Vale anche per lo stoccafisso, che, come da tradizione, ha chiuso la 25esima edizione di Tipicità. È andata in scena anche quest’anno, infatti, la rassegna gastronomica intitolata ‘Stoccafisso senza frontiere’, a cui partecipano cuochi provenienti da tutta Italia.

Questo tour lungo lo Stivale è ormai un appuntamento imperdibile, unico ed esclusivo, una sorta di prova unica, non competitiva, di un singolare “campionato mondiale dello stoccafisso”. Già, quella di Fermo si configura proprio come prova iridata in quanto, se si eccettua la Nigeria, nel mondo lo stoccafisso si consuma quasi esclusivamente in Italia e nelle sue immediate adiacenze, tra le quali Istria e Principato di Monaco. In tutto il resto del pianeta, infatti, è diffuso l’uso del baccalà, ovvero il merluzzo artico conservato con il sale.

Anche in questo 2017, anno della 25ª edizione di Tipicità, una ventina di cuochi provenienti da altrettante località italiane, ciascuno con la sua ricetta di stoccafisso, ha mandato in scena il dodicesimo atto di “Stoccafisso senza frontiere”, che si svolge ininterrottamente dal 2006, anno in cui ebbe inizio questo originale e amichevole confronto. In un autentico défilé dei sapori, hanno calcato la passerella gli chef: Norberto Magnani di Nonantola (Modena), con “Frittelle con lo stoccafisso”; Andrea Gulluni e Giuseppe Denaro di Mammola (Reggio Calabria), con “Insalata di stocco crudo con agrumi e ortaggi di Calabria”; Chiara Pederiva di Asolo (Treviso), con “Macaroni allo stoccafisso con broccoletto di Bassano”; Gabriele Ferron di Isola della Scala (Verona), con “Risotto al baccalà”; Enzo Cannatà di Cittanova (Reggio Calabria), con “Pasta con lo stoccafisso alla calabrese”; Antonio Chemello di Sandrigo (Vicenza), con “Bacalà alla Vicentina”; Davide Spanghero di Turriaco (Gorizia), con “Bacalà alla Bisiaca”; Gerolamo Cavalleri e Paolo Ghione di Cantalupo di Varazze (Savona), con “Stoccafisso Buridda”; Gianluca Ruggiero di Acerra (Napoli), con “Stoccafisso alla norvegese lavorato alla napoletana”, una ricetta di Luigi IV di Acerra Orleans; Alessandro Giuseppe di Alcamo (Trapani), con “Stoccafisso allo sfincione”; Cesare Loss e Valerio Delprà di Rovereto (Trento), con “Stofiss dei frati”; Andrea Gulluni e Giuseppe Denaro di Mammola (Reggio Calabria), con “Stocco soffritto con cipolla e una crema di patate e cipolla rossa di Tropea in agrodolce”; Umberto e Michela Polverini di Ancona, con “Stoccafisso all’anconitana”; Ristoratori Confcommercio di Porto Sant’Elpidio (Fermo), con “Stoccafisso all’elpidiense”; Scuola alberghiera “ancel keys” di Castelnuovo del Cilento (Salerno), con “Baccalà secondo Ancel Keys.