Due chili di hashish nascosti nell’auto: padre e figlio in manette

Scoperti dalla Guardia di finanza durante un controllo stradale a Pedaso

La Guardia di finanza ha arrestato padre e figlio (foto d’archivio)

La Guardia di finanza ha arrestato padre e figlio (foto d’archivio)

Pedaso, 23 aprile 2015 – Fermati per un normale controllo mentre stavano transitando sulla Statale Adriatica, sono stati trovati in possesso di oltre due chili di hashish. Per questo motivo, in manette sono finiti A.B. e F.B., rispettivamente padre e figlio di 58 e 31 anni.

I due, di origini campane, stavano viaggiando a bordo della loro auto, quando gli uomini della Guardia di Finanza di Ascoli, impegnati in un servizio di controllo, li hanno fermati all’altezza di Pedaso. Il conducente, alla richiesta dei documenti da parte dei militari delle Fiamme Gialle, ha subito dato segni di nervosismo, così come il passeggero che gli era accanto. Dalle verifiche è emerso poi che si trattava di padre e figlio, ma questo non ha assolutamente distolto l’attenzione dei finanzieri dai due. Anzi, con il passare dei minuti, i militari si sono sempre più convinti che ci fosse qualcosa di sospetto.

L’escalation di tensione dei due fermati ha spinto gli uomini della Guardia di Finanza ad effettuare più accurati controlli all’interno dell’auto, dove hanno trovato occultati gli involucri contenenti la sostanza stupefacente per un totale di due chili e 142 grammi. Per entrambi i campani è scattato l’immediato arresto e, dopo le procedure di rito, sono stati rinchiusi nella casa di reclusione di Fermo a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.

I due, difesi dall’avvocato Stefano Chiodini, sosterranno oggi in carcere, davanti al gip del tribunale di Fermo, l’interrogatorio di garanzia. Secondo gli investigatori, l’hashish era destinato al mercato della costa, per lo più composto da giovani acquirenti.

Ancora un duro colpo ai trafficanti di droga da parte delle Fiamme Gialle, da sempre impegnate in prima linea alla lotta allo spaccio di stupefacenti.

Fabio Castori