Droga, estorsioni e riciclaggio, la base della gang era la concessionaria di Porto Recanati

Le indagini del Ros hanno individuato in Roberto Perricciolo e Alessandro Petrolati gli elementi di spicco della banda

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Montegranaro (Fermo), 2 dicembre 2015 - L’operazione ‘Nuovi Orizzonti’ portata a termine dai carabinieri del Ros nelle Marche con 12 arresti e un fermo, aveva il suo core business non nel racket ai danni di locali notturni ma la droga, fiumi di cocaina e hascish (ne sono stati sequestrati 30 chili) provenienti da Milano e Torino, che facevano da sfondo a rapine, estorsioni per recuperare crediti, truffe e riciclaggio di autovetture. La base della gang pare fosse una concessionaria di Porto Recanati, pra chiusa, controllata da Salvatore Roberto Perricciolo e Alessandro Petrolati, ritenuti dai carabinieri elementi di spicco della presunta banda.

Le indagini del Ros, coordinate dalla Direzione Distrettuale antimafia guidata dal procuratore di Ancona Irene Bilotta, hanno preso spiunto da un fatto accaduto nelle campagne di Montegranaro nel luglio 2014 e che aveva suscitato parecchio clamore in quanto, in un primo momento, si era subito ipotizzato che si trattasse di un summit di esponenti della ‘ndrangheta. Gli investigatori ora chiariscono che, in realtà, si trattava di una rapina: una dozzina di persone, tra cui alcuni finti agenti, avevano rapinato altre persone, attirate nel casolare di campagna col pretesto di un business illecito, ammanettandole e picchiandole.

L’accusa associativa contestata, finalizzata a compiere altri reati non contempla il metodo mafioso ma è aggravata dall’uso di armi. Le indagini hanno consentito di individuare i canali di approvvigionamento e la rete di distribuzione territoriale del narcotico e di accertare il coinvolgimento dell’organizzazione in numerose estorsioni e rapine, tra cui, appunto, quella del luglio 2014 a Montegranaro.