Sant’Elpidio a Mare (Fermo), 17 aprile 2014 - IL GRUPPO Tod’s chiude con risultato consolidato netto di 134 milioni e un dividendo di 2,7 euro per azione il bilancio 2013, approvato ieri dall’assemblea degli azionisti riunita a Casette d’Ete, quartier generale del gruppo e residenza della famiglia Della Valle. «Un bilancio — ha sottolineato il presidente Diego Della Valle — che conferma la solidità e la forza del nostro gruppo, che ha ottenuto buoni risultati anche in un contesto di mercato e di settore molto impegnativi. Se guardiamo dal giorno della quotazione ad oggi, la nostra azienda ha sempre pagato un ottimo dividendo agli azionisti. Il valore del titolo, dal momento della nostra quotazione in borsa, è cresciuto moltissimo».

IL 2013 è stato un anno complicato, in cui la penalizzazione dei cambi e la recessione hanno influenzato parecchio anche i conti della Tod’s, con il conseguente rallentamento in termini di crescita dei ricavi. «Ciò nonostante il nostro resta un gruppo industriale solido e con ulteriori margini di sviluppo grazie ai nostri brand Tod’s, Hogan, Fay e Roger Vivier che continuano a godere di una reputazione molto forte». A proposito dell’ultimo acquisto di casa Tod’s, il brand Schiapparelli, Della Valle si mostra molto fiducioso: «Siamo nella fase dei grandi investimenti e speriamo tra 6-7 anni di poter dire che Schiapparelli, come Chanel, è tornato ad essere uno dei marchi leader mondiali».

È granitica la convinzione che la strategia che Tod’s segue sia azzeccata e potrà dare soddisfazioni anche in futuro. «Ci diamo un buon voto» sorride Della Valle, spiegando che il gruppo si sta muovendo in un’ottica industriale di medio periodo, privilegiando tutte le attività e le iniziative che, quando la morsa della crisi si allenterà un po’, potranno permettere di cogliere quello che il mercato ricomincerà ad offrire. «Non abbiamo paura di fare e investire quello che serve, nelle strutture nuove o da ampliare, con tanti nuovi negozi in tutto il mondo. Investiamo molto denaro che l’azienda ha e che non si fa prestare da nessuno per fare sì che possiamo entrare da leader nel mercato mondiale del lusso».

Tod’s nei prossimi 5-10 anni intende continuare a lavorare «per andare all’incasso non appena ci saranno nuovi spiragli sui mercati, quando la Cina sarà meno stressata, il Giappone continuerà la ripresa (i dati dei primi mesi del 2014 confermano la tendenza, ndr) e l’Italia insieme ad altri paesi europei ingranerà un po’». ‘Fare quello che serve’ per Della Valle, significa anche rafforzare la squadra dei manager: «Abbiamo una struttura di vertice buona, stiamo inserendo gente nuova adeguata alle crescenti dimensioni aziendali».

Marisa Colibazzi