Rossi e Torresi: "L’Asite torni a smaltire i rifiuti locali"

Interrogazione dei gruppi ‘L’Altra Fermo’ e ‘Fermo Migliore’: “Danneggiate le aziende del territorio”

Una discarica

Una discarica

Fermo, 16 febbraio 2017 – “L’Asite torni a smaltire i rifiuti prodotti dalle aziende locali”. Lo chiedono con un’interrogazione urgente i consiglieri comunali Massimo Rossi e Maria Giulia Torresi. Secondo i capigruppo di ‘Fermo Migliore’ e ‘L’Altra Fermo’, la Giunta dovrebbe intervenire nei confronti degli amministratori della società multiservizi (di cui il Comune detiene l’intera proprietà) “per sbloccare l’assurda situazione”, valutando anche “la loro stessa esautorazione”.

“L’assurda situazione” di cui parlano Rossi e Torresi è l’interruzione dello smaltimento, decisa da Asite a novembre scorso. Il provvedimento era stato preso dopo una nota della Provincia di Fermo, che intimava alla multiservizi di rispettare i limiti dei quantitativi massimi di rifiuti speciali abbancabili nell’impianto di San Biagio.

“Il CdA dell’Asite, anziché riprogrammare l’utilizzo della discarica in conformità con le prescrizioni dettate dalla Provincia – attaccano i capigruppo -, ha impugnato al Tar l’intimazione dello stesso ente”.

E le aziende locali sono state costrette a smaltire altrove i loro rifiuti. Tra queste, attaccano i due consiglieri comunali, c’è la Ciip: “L’ente che gestisce il servizio idrico, di cui il Comune è uno dei principali soci, spende circa 40mila euro al mese per conferire i fanghi di depurazione in discariche del Nord Italia”. La paura di Rossi e Torresi è che l’aggravio dei costi venga scaricato sulle bollette che pagano i cittadini.

Anche per questo chiedono all’Asite di riprendere il servizio di smaltimento dei rifiuti speciali di origine locale: “Con l’inizio del 2017 non sussistono più ragioni ostative allo smaltimento nella discarica fermana”.