Calzaturiero, crolla l’export. L’allarme della Cna

Calo del 5,6% nel 2016 per le Marche: un macigno per il distretto fermano

Calzaturiero, Gianluca Mecozzi e Paolo Silenzi (Cna) spiegano il calo dell'export

Calzaturiero, Gianluca Mecozzi e Paolo Silenzi (Cna) spiegano il calo dell'export

Fermo, 17 gennaio 2017 – I numeri sono drammatici. Secondo le stime del Centro Studi di Cna Marche, l’export calzaturiero marchigiano ha perso il 5,6% nel 2016. Un dato che pesa come un macigno sul distretto fermano. “La difficoltà del sistema moda marchigiano – spiega Paolo Silenzi, presidente di Cna Marche - è riferibile in primo luogo al mercato russo, sul quale l’export marchigiano segna un -10,8%; tradotto in euro si tratta di un taglio di oltre 34 milioni, di cui il 63% relativo a calzature e articoli in pelle”. Ma gli affari sono andati male anche in Turchia, dove c’è stato un calo del 13,8% pari a 27,6 milioni di euro; le imprese marchigiane hanno perso quote di mercato anche a Hong Kong (-7,3), oltre che in Gran Bretagna (-5,8), Cina (-3,9) e Olanda (-3,6). In un quadro del genere, la nota positiva è rappresentata dalla crescente presenza dei prodotti manifatturieri marchigiani in Francia (+4,5%), Stati Uniti (+6,3), Svizzera (+8,1) e Romania (+4,6). Pesano le sanzioni nei confronti della Russia, recentemente rinnovate per ulteriori sei mesi. “La situazione è insostenibile – afferma Silenzi – e determinata dagli effetti dell’embargo deciso dai russi come reazione alle sanzioni dell’Unione Europea e dagli Usa nei loro confronti dopo la crisi ucraina. La rimozione delle sanzioni è necessaria, non è più rinviabile”. Una denuncia che riguarda tutto il distretto produttivo calzaturiero fermano–maceratese e fa il paio con il tema della tutela del ‘made in Italy’. “A che punto siamo con la modifica del regolamento europeo? Non ci sono novità – dice Gianluca Mecozzi, presidente provinciale di Cna Federmoda –, la certificazione della produzione in Italia è l’unica via per fare il salto di qualità”. “L’argomento sarà posto all’attenzione della presidente della Provincia Moira Canigola nell’incontro richiesto insieme alle altre associazioni di categoria e sindacali – concludono Silenzi e Mecozzi – ma la Cna è disponibile anche ad avviare un tavolo permanente per la discussione della tutela del made in Italy, con tutti i soggetti interessati”.