Camere di Commercio, Sud delle Marche contro l’accentramento

La proposta dei sindaci di Ascoli, Fermo e Macerata: “Sì alla razionalizzazione, ma bisogna garantire la prossimità”

Soldi (Ansa)

Soldi (Ansa)

Fermo, 14 febbraio 2017 – Due Camere di Commercio: una per le province del Sud, l’altra per il Nord. È questa la proposta dei sindaci di Ascoli, Fermo e Macerata, determinati a scongiurare l’accentramento in un unico ente ad Ancona.  “Sposiamo lo spirito di razionalizzazione – scrivono Guido Castelli, Palo Calcinaro e Romano Carancini -, ma è indispensabile garantire la prossimità anche dell’Istituzione Camera di Commercio per un distretto industriale e artigianale realmente omogeneo come quel tessuto di centinaia, migliaia, di imprese presenti oggi nelle Marche Sud che lottano quotidianamente con le difficoltà dei propri mercati peculiari e gli effetti del terremoto”. D’altra parte – spiegano i primi cittadini – “ammontano a centinaia di migliaia di euro i fondi stanziati in questi mesi dalle tre Camere di Commercio delle Marche Sud a sostegno delle imprese danneggiate”. Insomma, Castelli, Calcinaro e Carancini non vogliono sentir parlare di “strani e fantasiosi accentramenti ipotizzati anche al di fuori delle proprie strette competenze normative da qualche membro della Giunta”. “La Regione – concludono i tre sindaci – lasci perdere mere ipotesi di scuola e mostri un profondo rispetto per il Sud delle Marche”.