Cgil, a Fermo nasce il coordinamento disoccupati e precari

Giusy Montanini: “Nelle Marche 70mila senza lavoro, bisogna superare il senso di solitudine e impotenza”

Un operaio al lavoro, foto d'archivio Cusa

Un operaio al lavoro, foto d'archivio Cusa

Fermo, 29 marzo 2017 – “Rivendicare una nuova politica per l’occupazione, la difesa e il rafforzamento dei centri per l’impiego e superare il senso di solitudine e di impotenza che pervade chi vive l’ingiustizia della disoccupazione e della precarietà”. Sono questi gli obiettivi per raggiungere i quali nasce il Coordinamento Disoccupati e Precari della Cgil di Fermo.

Lo annuncia con una nota Giusy Montanini, segretaria provinciale della Fiom-Cgil e responsabile del Mercato del Lavoro per il sindacato. La sua analisi mette sotto accusa “la crisi di questo modello economico e le politiche sbagliate degli ultimi governi”, che “hanno creato una disoccupazione strutturale e di massa”.

“Solo nelle Marche – dice la Montanini – sono oltre 70mila i disoccupati, per i quali non è previsto un sistema di protezione sociale adeguato, al contrario del resto d’Europa”.

Per affrontare questa situazione il sindacato promuove una proposta di legge di iniziativa popolare che ha come scopo “la tutela del lavoro stabile e di qualità, la salvaguardia di chi non ce l’ha con un reddito per i disoccupati e l’intervento dello Stato nel favorire i lavori di pubblica utilità”.