NeroGiardini, nuovo stabilimento da 40 milioni

Nell’ex Sadam, "Investimento per il territorio"

L'ex Sadam dove sorgerà il nuovo stabilimento NeroGiardini (foto Zeppilli)

L'ex Sadam dove sorgerà il nuovo stabilimento NeroGiardini (foto Zeppilli)

Fermo, 10 aprile 2017 -  «Ho sempre creduto nel nostro territorio, specie adesso non potevo non pensare al territorio». Enrico Bracalente, amministratore unico della Bag spa, proprietaria del marchio NeroGiardini, si prepara a un maxi investimento di oltre 40 milioni di euro nell’area dell’ex zuccherificio di Campiglione di Fermo, che ha acquistato (circa 6 milioni di euro) dal gruppo Maccaferri di Bologna nel dicembre scorso, proprio nel pieno dell’emergenza terremoto.

«Abbiamo l’esigenza di strutturarci in modo da affrontare per tempo le esigenze del mercato globale – ha spiegato Bracalente, ieri mattina, aprendo per la prima volta le porte della sua nuova proprietà –: la sede di Monte San Pietrangeli non sarebbe stata idonea, così ho preso questa importante decisione per garantire un futuro, anche a livello occupazionale, alle nuove generazioni del Fermano e marchigiane. In quest’area di 230 mila metri quadrati realizzeremo la sede, il nuovo stabilimento, l’outlet, una seconda logistica, che sarà poco lontana da quella che abbiamo già funzionante a Molini Girola, e una serie di servizi per i dipendenti: mensa, asilo e palestra».

«Una spinta non indifferente alla ripartenza delle Marche» l’ha definita il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, ma naturale per un imprenditore simbolo del made in Italy, noto da sempre per la sua scelta di non delocalizzare. «È vero che da noi il costo della manodopera è più alto, ma la specializzazione delle maestranze e la qualità della produzione italiana hanno un valore di mercato maggiore e ora i fatti mi stanno dando ragione». E la formazione è stata un’altra scelta vincente della Bag. «Dal 2012 – ha ricordato Bracalente – finanziamo corsi per tecnici calzaturieri tenuti all’Istituto professionale Artigianelli di Fermo, riconosciuti dalla Regione, frequentati attualmente da 47 alunni, per i quali alla fine degli studi garantiamo l’assunzione, già avvenuta per 22 ragazzi».

La nuova area di Campiglione permetterà alla NeroGiardini di passare da 16-17mila a una produzione di 40 mila paia di scarpe, con l’obiettivo di raddoppiare il fatturato, che nel 2016 è stato di 209 milioni di euro, portando l’export al 50%. Massicci gli investimenti in Europa, con il rinnovo della presenza nella MotoGp (title sponsor in Austria, 4 curve intitolate nei gp di Qatar, Barcellona, Olanda e Inghilterra), oltre a una campagna di comunicazione più mirata al grande pubblico in Francia e Germania. La logistica sarà l’arma vincente di Bracalente: «Il polo già esistente provvede alle consegne per colli degli interi campionari dei nostri clienti. Con quello che realizzeremo entro pochi mesi nella nuova area di Campiglione, risponderemo alle singole richieste di riassortimento. Un sistema unico che ci permetterà di soddisfare i clienti entro 24 ore in Italia e 96, al massimo, all’estero». 

Un salto di qualità che Bracalente ha deciso di compiere prendendo la spinta dalla sua terra. «Scelta onorosa e coraggiosa – ha dichiarato l’assessore regionale al Bilancio, Fabrizio Cesetti –: permetterà un futuro diverso al Fermano, in una zona, quella di Campiglione, che diventerà strategica anche con la realizzazione del nuovo ospedale di rete. La decisione di Bracalente arriva in un momento particolare per le Marche, con il terremoto che ha aggravato una crisi già consistente. Pertanto, un imprenditore che in questo momento investe nel suo territorio è un segnale importante, ma soprattutto incoraggiante».