Mensa dell’ospedale di Fermo, dipendenti sul piede di guerra

La Cisl: “Servizio da terzo mondo, raccolte più di 300 firme per denunciare la situazione”

Una mensa (foto di repertorio)

Una mensa (foto di repertorio)

Fermo, 8 marzo 2017 – “È un servizio da terzo mondo”. Giuseppe Donati, segretario regionale della Cisl Marche, definisce così la mensa interna per i dipendenti che lavorano all’ospedale Murri e negli uffici amministrativi di via Zeppilli.

“La Cisl Fp – dice – ha raccolto in pochi giorni più di 300 firme che verranno consegnate al direttore Livini e al direttore generale dell’Asur Marini, e inviate all’assessore alla Sanità”.

“Inoltre – incalza – chiederemo un intervento ispettivo del Servizio Igiene e Sanità pubblica per valutare l’esistenza dei requisiti di legge del locale attualmente ospitante la mensa”.

Nel mirino del sindacato, “nonostante gli sforzi del personale della cucina spesso in difficoltà per la carenza degli operatori”, c’è tutta l’organizzazione. “Orari di prenotazione rigidissimi – incalza Donati -, menù mai rispettati, somministrazione di cibo riscaldato o freddo, cucinato ore prima, nessuna possibilità di menù diversificati per chi deve sottoporsi a restrizioni dietetiche per intolleranze o patologie, nessun servizio nei giorni festivi”.

Ma la Cisl non si limita alla critica. “La soluzione immediata sarebbe semplicissima – propone il segretario regionale -, in attesa di riorganizzare il servizio basterebbe attivare convenzioni con esercizi di ristorazione vicini all’ospedale e via Zeppilli”.