Vaccini e mobilità, Cisl Fermo attacca l’Area Vasta 4

Il segretario Donati: “Manca la graduatoria sui trasferimenti, faremo un esposto al difensore civico regionale”

Vaccini

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Fermo, 4 maggio 2017 – La Cisl torna ad attaccare il vertice dell’Area Vasta 4. Sono due i temi all’ordine del giorno: il denaro utilizzato per le sedute aggiuntive dei vaccini contro la meningite e la mobilità interna del personale con più anni di servizio.

Riguardo al primo punto, il segretario regionale Giuseppe Donati critica innanzitutto la Regione Marche, rea di aver chiesto di “incrementare le sedute vaccinali per correre dietro alla fobia pubblica per la meningite” e di “non aver stanziato nemmeno un euro aggiuntivo per farlo”.

Ma nel mirino finisce anche l’Area Vasta 4, “che ha pensato bene di sopperire, non con fondi di bilancio, ma con le risorse della produttività di tutti i dipendenti”. “27mila euro sono stati sottratti al fondo del personale per finanziare attività istituzionali che dovevano essere pagate con il bilancio”, dice Donati.

C’è poi la questione della mobilità interna all’Area Vasta 4. “Nonostante il bando sia scaduto a novembre 2016 – attacca il sindacalista -, non sono ancora disponibili le graduatorie necessarie ad accogliere le legittime richieste di trasferimento del personale con più anni di servizio”.

“Di contro – prosegue Donati – si assiste giornalmente all’assegnazione, seppur temporanea, di personale neo assunto ai posti destinati alla mobilità interna”. Il che, secondo la Cisl, “lede un diritto contrattuale del personale e crea numerosi disservizi alle Unità Operative”. Per questo motivo l’organizzazione intende rivolgersi al difensore civico regionale con un apposito esposto.

Per la Cisl Fp Marche – Area Sindacale di Fermo, che si è confrontata con i rappresentanti Rsu e i delegati della Sas, il minimo comun denominatore delle due questioni starebbe nel fatto che “la direzione ha messo all’ultimo posto delle sue priorità il rispetto dei bisogni legittimi degli operatori”.