Vinitaly, i vini del Fermano si fanno largo

"Qualità unica dei nostri vitigni"

La presentazione della missione fermano-ascolana al Vinitaly

La presentazione della missione fermano-ascolana al Vinitaly

Fermo, 7 aprile 2017 - Quarantadue aziende associate che mettono insieme circa 800 viticoltori; circa il 50% della produzione enologica regionale, un fatturato di oltre 50milioni di euro di cui il 50% legato all’export; il 70% di produzioni biologiche, tra le più alte del panorama nazionale con l’85% della produzione della Docg Offida e della Dop Falerio e il 78% della Dop Rosso Piceno. Questi in sintesi alcuni numeri del Consorzio tutela vini piceni (raccoglie quasi tutte le aziende vitivinicole delle province di Ascoli Piceno e Fermo), i cui soci sono in fermento per la partecipazione, mai così massiccia come per l’edizione 2017, alla più importante rassegna enologica italiana, il Vinitaly di Verona, appunto, in programma dal 9 al 12 aprile.

La missione in Veneto, le attività del Consorzio e gli sviluppi futuri sono stati illustrati dal presidente Giorgio Savini, dal direttore Armando Falcioni, presenti Paola Polini e Katia Stracci, membri del Consiglio, forze fresche del Consorzio con idee e progetti innovativi. Abbiamo accennato ai numeri. Tra questi importante quello illustrato dal direttore, relativo agli investimenti per l’internazionalizzazione: «Nel 2016 abbiamo impiegato in promozione all’estero, con particolare riferimento a Stati Uniti, Cina, Canada e Hong Kong, circa un milione 400 mila euro e altri 800mila euro per le più importanti manifestazioni fieristiche nazionali e europee».

«Abbiamo il compito di tutelare e valorizzare le denominazioni del Piceno e del Fermano. La nostra politica è quella, come per la verità stiamo facendo da qualche tempo, di aver puntato, e difeso, o vitigni autoctoni, senza farci ammaliare dai facili nomi internazionali. Pecorino, Passerina per i bianchi di Offida e in parte con il Trebbiano per il Falerio e Montepulciano per i rossi, ha fortemente legato le eccellenze enologiche del territorio sud delle Marche» ha detto il presidente Savini. Sempre il presidente ha poi messo l’accento che anche nel Fermano, territorio a prevalenza artigianale «si sta tornando a valorizzare il mondo agricolo, con nuove aziende condotte da giovani che stanno raccogliendo, in un rapido ricambio generazionale, le esperienze di genitori e nonni, dando alle stesse una proiezione diversa e più aperta all’internazionalizzazione. Siamo pronti a partire per Verona, dove ci attendono quattro giorni d’impegni - ha finito il presidente Savini - certi che la qualità del nostro prodotto sarà come il solito un bel biglietto da visita».

il programma

Il programma delle iniziative consortili al Vinitaly prevede per domenica, ore 12.30, l’inaugurazione e la presentazione dell’Azienda dell’anno con Anna Casini, assessore regionale all’Agricoltura, Antonio Centocanti presidente Istituto marchigiano tutela vini, Giorgio Savini, presidente Consorzio vini piceni, Alberto Mazzoni, direttore Istituto marchigiano di tutela vini e Armando Falcioni, direttore del Consorzio vini piceni. Lunedì (ore 15,30) la presentazione del progetto «Tartufo tutto l’anno» in collaborazione con Ais Marche e infine martedì alle ore 11.30, la presentazione del libro «Il Piceno ed il Pecorino».

Di seguito le Aziende consorziate che saranno presenti al Vinitaly: in collettiva San Giovanni, Centanni G., Cantine di Castignano, La Canosa, Le Canà, Vinicola Carassanese, Dododimonti, La Pila, Cantina D’Angelo, Cantina Offida, Vagnoni Molina, Carminucci, Santa Liberata, Simone Capecci, Terra Fageto, Vini Firmanum, Con stand singoli Velenosi, Tenuta Cocci Grifoni, Ciù Ciù, Il Conte Villa Prandone, De Angelis, Officina del Sole, Saladini Pilastri, Collevite, Colli Ripani, Vigneti Bonaventura, Poderi dei Colli, Le Caniette, Le Corti dei Farfensi, Tenute del Borgo, Amici Srl, Poderi San Lazzaro, Costadoro, Terre Cortesi Moncaro, Pantaleone.