Zeis Excelsa, Mise pronto ad aprire un tavolo

Lara Ricciatti (Mdp) porta la vertenza a Roma: “Opportunità per ripensare le strategie produttive dell’azienda”

Crisi Zeis, protesta dei lavoratori

Crisi Zeis, protesta dei lavoratori

Roma, 9 marzo 2017 – Il Ministero dello Sviluppo economico è disponibile ad aprire un tavolo sul caso Zeis Exelsa “per la salvaguardia dei livelli occupazionali della società”. È stata la deputata del Movimento Democratico e Progressista, Lara Ricciatti, a portare la vertenza a Roma, nel question time in Commissione attività produttive della Camera che si è tenuto stamattina. La Ricciatti aveva raccolto le preoccupazioni dei lavoratori in un incontro tenutosi lo scorso sabato 4 marzo a Montegranaro, in occasione di un Consiglio comunale aperto per affrontare le problematiche del settore manifatturiero. La società calzaturiera, proprietaria di marchi prestigiosi quali Dirk Bikkembergs, Cult, Docksteps, Virtus, Sonora, Kids, ha deciso di rivedere il ruolo produttivo dello stabilimento di Montegranaro, siglando lo scorso aprile un accordo con le organizzazioni sindacali per contratti di solidarietà, attivi sino al 31 marzo 2018. I lavoratori e le organizzazioni sindacali sono fortemente preoccupati per la situazione di incertezza che grava sul futuro dell’attività produttive nello stabilimento marchigiano, date le intenzioni più volte espresse dalla proprietà di cambiare modello di business e delocalizzare le attività produttive in Marocco, Albania e Cina. Il Mise ha chiarito che la vicenda risulta attualmente affrontata a livello esclusivamente locale e che ad oggi non sono pervenute richieste formali al Ministero, né dalle organizzazioni sindacali né dalle istituzioni locali. “Mi auguro che gli attori di questa vicenda vogliano cogliere questa opportunità di confronto offerta dal Mise - ha commentato Ricciatti - per affrontare per tempo la situazione e per avere maggiori margini nell’individuazione di soluzioni in grado non solo di salvaguardare i livelli occupazionali, ma di ripensare strategie produttive che coinvolgano in pieno il distretto fermano”.