Fermo al ballottaggio: Zacheo non sfonda, il Pd sprofonda

Calcinaro alla costole dell’avversario. Forza Italia al minimo storico FOTO Ai seggi Speciale elezioni

Pasquale Zacheo e Paolo Calcinaro

Pasquale Zacheo e Paolo Calcinaro

Fermo, 2 giugno 2015 - Pasquale Zacheo contro Paolo Calcinaro per scegliere il nuovo sindaco. Ma più del ricorso al ballottaggio fanno notizia il tonfo del Pd e Forza Italia ridotta ai minimi termini. Dalle urne per le elezioni comunali escono una serie di verità parziali, ma non quella assoluta e tra quindici giorni sarà davvero un duello incerto.

Che ci sarebbe stato ballottaggio era scontato per tutti, ma che Pasquale Zacheo ci arrivasse con una dote così contenuta non lo aveva intuito nessuno. Come pure era meno scontato che il secondo sfidante fosse Paolo Calcinaro perché tutti credevano in una maggiore consistenza del centrodestra e della costola civica che lo appoggiava.

Invece Fermo Libera e Movimento Pro Territorio sono rimasti ben al di sotto del rendimento di quattro anni fa.

Ma la caduta libera è stata soprattutto quella del Pd: nel 2011 primo partito della città con il 27,40%, ieri fermatosi ad appena il 13,77. Dieci punti in meno per Forza Italia, che non va più in là del 6,72, mentre il Pdl nelle precedenti comunali mostrò il 16,81%.

Il centrodestra completa il suo trend negativo che aveva iniziato con la vittoria della Brambatti a spese di Ester Rutili. Le divisioni già nette ai tempi di Di Ruscio, hanno stavolta toccato la massima espressione: Mauro Torresi ha ottenuto il 9,15 e, se fosse rimasto in Forza Italia, questi voti sarebbero bastati per fare meglio del Pd e avrebbero consentito a Giambattista Catalini o allo stesso Torresi, se fosse stato candidato lui, di finire al ballottaggio.

Ci va invece un caricatissimo Paolo Calcinaro, che ha saputo convogliare su di sé protesta e voglia di cambiamento, i voti del centrodestra, del Pd e dei civici. Quattro anni fa, nella lista ‘Fermo si muove’ con Lanciotti e tanti altri, toccò l’8,57%, stavolta arriva a valere quasi il 23% con il sostegno di Trasatti e della lista di Gaetano Massucci, capace a sua volta di passare dal 3,33 all’8,72%.

L’altra sorpresa del primo turno è l’exploit di Massimo Rossi: Sel e Comunisti nel 2011 presero più del 10%, lui stavolta è arrivato al 15%. La netta presa di distanza dal Pd ha pagato, anche con l’aggiunta dei voti dei democrat che non hanno condiviso l’appoggio a Zacheo e la mancata indicazione di un cadidato di partito.

Non sorprende, invece, il limitato rendimento dei 5 Stelle perché alle comunali, come detto spesso, Fermo esprime per tradizione uno spiccato aspetto civico.

Stefano Cesetti