Gemelle d’America, dopo 56 anni riabbracciano i loro fratelli. Guarda video e foto

Erano state adottate e non avevano più visto la loro famiglia

La famiglia riunita dopo 56 anni

La famiglia riunita dopo 56 anni

Fermo, 29 aprile 2016 - Un volo dall’America all’Italia, vite che si intrecciano negli abbracci tanto sognati e lacrime incontenibili e custodi di un amore fraterno che in 56 anni di lontananza non si è mai incrinato. GUARDA IL VIDEO

Riparte da queste emozioni la storia di vita della famiglia Valenziano, dieci fratelli, originari di Palermo.

Una storia interrotta nel 1960 quando le ultime due sorelline, le gemelle Maria Concetta e Annamaria, sono state adottate da una famiglia italo americana, dopo la morte post parto della loro mamma. Ieri le gemelle Maria Concetta e Annamaria – oggi Jana Marie Bennet e Lisa Marie Keeler residenti nella città di Biloxi in Mississpi – sono arrivate all’aeroporto di Venezia dove hanno abbracciato per la prima volta alcuni dei fratelli: Teresa, Gaetano, Giovanni e Costanza.

La loro storia era stata resa nota lo scorso ottobre da un altro dei fratelli, Claudio, che vive a Monterubbiano in provincia di Fermo.

Maria Concetta e Annamaria sono nate il 29 gennaio del 1960 e poco dopo sono volate in America. Da lì in poi nessuna notizia. «Dopo la morte della mamma – racconta Giovanni – mio padre avrebbe voluto tenere tutti i figli. I servizi sociali gli consigliarono di affidare le gemelle ad un’associazione religiosa di cui poco dopo si sono perse le tracce».

Mentre in Italia i fratelli Valenziano cercavano le loro sorelle, parallelamente in America anche le gemelle per venti lunghi anni si sono impegnate nella ricerca dei fratelli italiani, ma ogni strada è risultata vana per tutti loro. Fino alla svolta. «Grazie a mio figlio che purtroppo è morto, all’aiuto di tanti amici e alle potenzialità di facebook – racconta Maria Concetta – abbiamo coronato il sogno di riabbracciare i nostri fratelli. Siamo partite dall’America mercoledì 27, nel giorno di nascita di mio figlio perché poco prima di morire mi disse «mamma, ti regalerò il sogno di stringere la tua famiglia». Così è stato». I primi contatti tra fratelli risalgono al 6 settembre scorso, quando sul telefonino di Giovanni è arrivato un messaggio di Maria Concetta «Mi chiedeva – racconta Giovanni – se fossi a conoscenza dell’adozione delle gemelle Valenziano. Ho pianto. Erano loro. Ho ringraziato Dio». Le trame di dieci vite diverse tessute da un insolito destino, ieri ha visto sciogliersi tutti i nodi della sofferenza dell’anima. «Non so di chi sia la responsabilità della gestione della nostra adozione – prosegue Maria Concetta – e oggi non ha più importanza. La nostra mamma adottiva ci ha sempre parlato delle nostre origini siciliane facendoci sentire bambine speciali e fortunate. Mi auguro – prosegue – che la nostra esperienza sia da esempio per tutti coloro che hanno avuto un destino simile al nostro, affinché non rinuncino mai a cercare la propria famiglia».