Mercoledì 24 Aprile 2024

«Difesa della costa, il Comune non ha ancora presentato il progetto»

Porto Sant’Elpidio, l’assessore regionale bacchetta il sindaco: piano sollecitato da mesi

L’assessore regionale alla difesa della costa Paola Giorgi (foto d’archivio)

L’assessore regionale alla difesa della costa Paola Giorgi (foto d’archivio)

Porto Sant’Elpidio, 17 dicembre 2014 - «Occorrerebbe iniziare a ragionare anche su soluzioni di maggiore garanzia per i balneari e minor costo per la collettività, come la delocalizzazione puntuale di alcuni stabilimenti con concessioni non proprio tutelate, ma purtroppo rilasciate». Così l’assessore regionale alla difesa della costa Paola Giorgi, che per contrastare l’erosione del litorale elpidiense suggerisce una soluzione del tipo: ‘A mali estremi, occorrono estremi rimedi’. «Il piano della costa, così come ogni sua variante, è un atto di programmazione urbanistica, non finanziaria», spiega. E calato nel caso di Porto Sant’Elpidio, ciò significa che «per una variante che prevedesse un tipo di difesa rigida, le scogliere (o quello che si stabilirà), non si materializzeranno in mare per incanto, ma a seguito di un intervento che ha un costo di 20 milioni di euro». Cifra astronomica per qualsiasi ente.

Andrebbero procurati, ma come? «Per cercare di reperire le risorse necessarie per Porto Sant’Elpidio, che ad oggi non esistono, ho scritto alcuni giorni fa al sindaco Franchellucci che ci trasmetta il progetto di difesa della costa, di cui da tempo parla, per inserirlo nel database di dialogo con la struttura contro il dissesto, per concorrere a eventuali, futuri finanziamenti ministeriali». Il progetto non è stato ancora prodotto, nonostante «la struttura tecnica regionale lo avesse già richiesto nei mesi scorsi. Non è stato mai trasmesso». Ciò nonostante, la Giorgi spiega che «la struttura regionale sta valutando il tipo di intervento da prevedere a Porto Sant’Elpidio anche attraverso un proprio percorso». Come si concretizzerà è da vedere. In ogni caso, il piano prevede, nel tratto a rischio un intervento di ripascimento di circa 280mila metri cubi di materiale.

Marisa Colibazzi