Largo Murani, sei indagati. La prefettura: ristabilire le condizioni di sicurezza

L’abbassamento del terreno segnalato dai residenti: scattano le verifiche dei carabinieri

Presunti abusi edilizi e d’ufficio in largo Murani (foto Zeppilli)

Presunti abusi edilizi e d’ufficio in largo Murani (foto Zeppilli)

Fermo, 18 dicembre 2014 - Era fondata la paura dei residenti di largo Murani, in zona San Giuliano, che avevano segnalato l’abbassamento del terreno, imputandolo al troppo carico dei materiali depositati da una ditta vicina, alle infiltrazioni d’acqua e al continuo passaggio dei muletti. Sulla vicenda è infatti intervenuto il prefetto Angela Pagliuca, che dopo gli accertamenti dei carabinieri, ha disposto il ripristino delle condizioni di sicurezza.

I residenti, che stanno battagliando da tempo con la ditta in questione, di recente avevano di nuovo segnalato al Comune una situazione di disagio e di preoccupazione per la quale avevano chiesto di fare chiarezza sul transito di muletti sul piazzale, che oltretutto ostruirebbero l’unica ed angusta via di accesso al palazzo situato in largo Murani. I residenti si erano lamentati anche perché ogni giorno sarebbero costretti a muoversi tra mezzi da lavoro.

La preoccupazione però era andata oltre: sul piazzale c’era stato un abbassamento del terreno in un’area di almeno cento metri quadrati, causato dalle continue infiltrazioni di acqua provenienti dal versante nord, che hanno interessato consistentemente anche i garage prospicienti di proprietà dei condomini. I residenti avevano posto anche una serie di interrogativi sul fatto che la ditta utilizzi il piano terra e i due piani seminterrati dell’immobile condominiale per lo stoccaggio di materiali edili. Vista la situazione, gli abitanti avevano chiesto una serie di verifiche anche al fine di avere certezze in merito alla stabilità dell’edificio. Non avendo ricevuto risposte dal Comune, avevano inviato la segnalazione anche in prefettura.

Sono scattate così le verifiche da parte dei carabinieri di Fermo, che avrebbero rilevato una situazione pericolosa e alcuni presunti illeciti che hanno fatto finire nel mirino due ex dirigenti comunali dell’urbanistica, un notaio, un agente della polizia municipale e i due titolari della ditta. I sei indagati sono accusati a vario titolo di abuso d’ufficio, falso e abuso edilizio. Gli inquirenti hanno infatti acquisito in Comune documentazioni che attesterebbero la realizzazione di alcuni manufatti abusivi, l’uso improprio dell’area e un documento falso redatto da un notaio fermano.

Al di là delle disposizioni del prefetto per il ripristino della sicurezza, resta in piedi un’indagine ancora in fase preliminare, che potrebbe anche allargarsi ad altri personaggi.