Maltempo nel Fermano: smottamenti, esondazioni, chalet devastati

Nello stesso tratto dove straripò proprio quattro anni fa, il fiume Ete Morto ha raggiunto il limite di guardia. Interdetto al traffico un tratto della Valdete. Oltre 20 centimetri di neve in montagna, scuole chiuse venerdì e sabato. Il fango minaccia la variante del ferro FOTO Emergenza

DISAGI AL TRAFFICO Un tir finito di traverso, stamattina, tra Amandola e Servigliano

DISAGI AL TRAFFICO Un tir finito di traverso, stamattina, tra Amandola e Servigliano

Fermo 5 aprile 2015 - L’annunciata ondata di maltempo sta flagellando il Fermano (foto) dalla notte scorsa con neve e nubifragi.

Stato di massima allerta a Casette d’Ete, nella stessa zona dove proprio quattro anni straripò il fiume Ete Morto provocando due morti e tantissimi danni. All’altezza del ponte al centro della frazione l’acqua ha ormai raggiunto il limite di guardia e da un momento all’altro potrebbe suonare la sirena di allarme per i residenti, sistema installato proprio a seguito ai tragici fatti del 2011.

Precauzionalmente, sono state evacuate le scuole di Casette d’Ete e di Piane di Tenna. Gli altri due fiumi della provincia, il Tenna e l’Ete Vivo, sono alla massima portata in più punti e vengono costantemente monitorati. Chiusa la Valdete, tra Monte Giberto e Grottazzolina, dove il fiume ha di nuovo rotto gli argini.

A Fermo, un grosso albero è caduto vicino alla scuola del Tirassegno. Situazione critica lungo la strada variante del Ferro, dove una massa di fango rischia di abbattersi sull'asfalto per la scarsa tenuta delle protezioni di cemento. Il Comune di Fermo ha mobilitato le Unità Operative dell'Ufficio tecnico, della Polizia municipale e della Protezione Civile comunale. Sono stati rimossi rami pericolanti al Tirassegno e lungo la Val d'Ete, e monitorate le zone a rischio. Le strade provinciali 87 e 112 Val d'Ete sono interrotte. 

Smottamenti su diverse strade provinciali e nel capoluogo, dove i vigili del fuoco sono dovuti intervenire nella scuola elementare Tirassegno per rimuovere un albero che si è abbattuto sulla cancellata, e per due o tre blocchi di pietra precipitati dal tetto della Chiesa del Carmine: le pietre sono cadute sulla scalinata del sagrato, per fortuna senza ferire nessuno.

Lamentano devastazioni alle strutture balneari tutti i centri costieri della provincia, dove il mare ha eroso larghi tratti del litorale, come a Porto San Giorgio. Allagata in più punti anche la strada Mezzina.

Neve incessante nella zona montana, con problemi alla viabilità. Le scuole sono state aperte, ma visto il perdurare delle precipitazioni sarà disposta la loro chiusura per domani e sabato ad Amandola, Montefalcone e Smerillo. Diversi mezzi pesanti, probabilmente non provvisti delle gomme invernali, nella prima mattinata hanno ostruito la viabilità, specialmente sulla provinciale per Amandola. Prontamente i mezzi della Provincia sono riusciti a liberare il passaggio, utilizzando i mezzi spartineve, in continua azione in tutta la zona, circa 150 km di strade. Alle ore 11, in diverse zone il manto bianco ha abbondantemente superato i 20 centimetri… e ancora nevica fitto fitto. Il motto ‘neve marzarola non dura più di un’ora’ è stato smentito!