Le casette dei pescatori spazzate via

Mareggiata a Marina Palmense

Un pescatore controlla i danni causati dall’ultima mareggiata

Un pescatore controlla i danni causati dall’ultima mareggiata

Fermo, 28 novembre 2015 - Alla fine il mare si è mangiato anche le casette dei pescatori, quelle costruzioni di legno che a Marina Palmense fino a l’altro ieri contenevano la vita lavorativa di diverse famiglie. C’era rabbia ieri nel guardare il risultato di un paio di giorni di maltempo e di una mareggiata che si è portata via almeno metà dei casotti in legno, sotto i quali il mare ha scavato a fondo. È il male cronico di quella zona, da sempre in balia del mare che si abbatte con tutta la sua forza sulla costa, portando via spiaggia, la strada, stavolta le casette dei pescatori che di certo non hanno ieri nascosto il loro dispiacere e la preoccupazione. Ancora una volta chiedendo che si arrivi ad una soluzione, per arginare un fenomeno che ormai è diventato fisso, per tutta la stagione estiva.

Non incontra scogli il mare, non ha ostacoli, non c’è apertura verso Porto San Giorgio che possa aiutare a sfogare la furia dell’acqua. E si finisce per pagare di più per riparare i danni di quanto non si pagherebbe per affrontarli una volta e per sempre. Solo pochi mesi fa era praticamente scomparsa la strada sul lungomare, poi ripristinata dall’attuale Amministrazione comunale, oggi un disagio ancora più forte che tocca da vicino la quotidianità dei lavoratori che già d’inverno vivono in mezzo a grossi sacrifici e allo sforzo immenso di aspettare il mare calmo, col freddo che fa in questi giorni.

Più a sud, dove grazie all’impegno diretto dei titolari dei camping, ètata creata una robusta barriera, la situazione sembra essere finalmente risolta, resta così il problema a nord di Marina Palmense, che i residenti sperano non resti ancora a lungo zona dimenticata, anche perché la spiggia fa comodo non solo ai villeggianti e le casette ai pescatori. I danni della mareggiata sono stati segnalati al Comune e i residenti si augurano che anche la Regione si preoccupi della situazione.