Montegranaro, bimbo entra in un cantiere e si taglia tre dita

Paura per il piccolo di 5 anni, operato d'urgenza all'ospedale Salesi

Un bambino, foto generica (Ansa)

Un bambino, foto generica (Ansa)

Montegranaro (Fermo), 22 ottobre 2014 - Per quanto brutto sia stato l’incidente che ha avuto, tutto sommato è andata bene al bambino di cinque anni che la sera di San Serafino si è ferito tagliandosi tre dita: fortunatamente non c’è stata necessità di amputargliele. Dopo un lungo intervento chirurgico all’ospedale Salesi di Ancona, le dita sono state riattaccate e una volta guarita e rimarginata la ferita, la manina sarà intatta.

Il fatto è accaduto il giorno di San Serafino verso le 19.30. Il bambino, vispo e vivace come tutti a quell’età, stava giocando nel piccolo spazio dei giardinetti, poco distante da casa sua, quando secondo modalità da accertare, è riuscito ad entrare in un cantiere edile nelle vicinanze, procurandosi il brutto taglio. I genitori sono subito accorsi e il bambino è stato trasferito al ‘Salesi’ di Ancona, dove i medici l’hanno sottoposto ad un intervento che è durato due ore e mezza. Un’attesa infinita per i genitori, che non hanno mai abbandato il loro piccolo e hanno potuto tirare un sospiro di sollievo quando si sono sentiti dire che il taglio era stato sì, profondo, ma nonostante le dimensioni della manina del bambino, non aveva intaccato i tendini, per cui era stato sufficiente ‘ricollegare’ le ditine alla mano. Il cantiere in cui è accaduto l’incidente riguarda lavori da eseguire in un’abitazione privata. Lavori che, dopo essere stati fermi per un bel po’ di tempo, sono ripresi proprio da poco.

Come è normale che sia, l’area di lavoro era stata delimitata in modo tale da impedire l’accesso ad estranei. Evidentemente, però, tra gli estranei non erano previsti i bambini i quali, tenendo conto che per loro è tutto un gioco, avrebbero comunque potuto intrufolarsi lì dentro. Questo sarebbe accaduto nel caso del bambino di cinque anni. Dopo aver pensato principalmente ed esclusivamente alle condizioni del figlio, ora i genitori vogliono comunque vederci chiaro e verificare se erano state rispettate tutte le norme per la messa in sicurezza del cantiere.

Pur essendo il bambino piuttosto vivace, tanto da cacciarsi in una situazione di pericolo, resta pur sempre il fatto che è riuscito ad entrare nel cantiere. Ora che il peggio è passato (la manina del bambino è ancora fasciata, ma il decorso post operatorio è regolare), i genitori vogliono occuparsi con più attenzione dell’incidente e di come sia potuto succedere. Non pensano a risarcimenti o denunce. Vogliono solo una risposta sulla sicurezza del cantiere.