È morto Gino Scoppa, il ciclista investito da un furgone

Settant'anni di Montegranaro, era ricoverato da dieci giorni a Torrette

L’arrivo dell’eliambulanza che ha trasportato l’uomo ad Ancona

L’arrivo dell’eliambulanza che ha trasportato l’uomo ad Ancona

Montegranaro (Fermo), 6 agoso 2015 - Non ce l’ha fatta Gino Scoppa, il 70enne che sabato 25 luglio era stato coinvolto in un drammatico incidente avvenuto lungo la superstrada che collega Fermo a Porto San Giorgio. Troppo gravi i traumi riportati in seguito alla violenta collisione con il furgone Fiat condotto da Francesco Gramegna, vice sindaco di Porto San Giorgio.

L’uomo (che non aveva ripreso conoscenza) era stato prontamente soccorso e trasportato immediatamente al Torrette di Ancona dove era stato sottoposto a un delicato e lunghissimo intervento. Ma le sue condizioni non erano migliorate. Era stato trasferito nella rianimazione dell’ospedale regionale, assistito costantemente dai familiari, dalla moglie e dalle due figlie, ma nella giornata di martedì, l’elettroencefalogramma piatto ha costretto i medici a darsi per vinti e ad accertare l’avvenuta morte cerebrale di Scoppa e a comunicarlo ai familiari che, pur consapevoli delle gravissime condizioni del loro congiunto, avevano sempre tenuto accesa la fiammella della speranza. Sull’episodio è stato aperto un fascicolo in Procura a Fermo, ma la competenza adesso è passata a quella anconetana, visto che il decesso è avvenuto all’ospedale regionale. L’autorità giudiziaria ha disposto l’esame autoptico che, però, nel pomeriggio di ieri, non era stato ancora fissato. L’auspicio della famiglia (assistita dal legale Aronne Perugini), straziata dalla grave perdita e logorata dai tanti giorni vissuti nell’ansia e nell’angoscia per la sorte del loro caro è che la salma gli possa essere riconsegnata al più presto in modo da poter fissare la data dei funerali, magari nel fine settimana.

Persona molto rispettata e rispettata, oltre che conosciuta, Gino Scoppa lascia la moglie, due figlie con le loro famiglie e due nipotine. Era ormai in pensione ma, in realtà, raccontano che era in ottima forma e non aveva mai smesso del tutto di lavorare. Aveva la passione per la bicicletta e nei fine settimana, indossava l’abbigliamento e il caschetto per l’immancabile giretto in bici. Lo aveva fatto anche dieci giorni fa.