Multe, incassi in picchiata. "Colpa della crisi"

Fermo in coda alla classifica dei capoluoghi e c’è la fila per pagare con lo sconto di Angelica Malvatani

Un agente di Polizia locale all'opera

Un agente di Polizia locale all'opera

Fermo, 22 luglio 2014 - Un po' è la crisi che convince tanti a fare a meno dell’auto. Anche a Fermo, con le salite che ci sono, si finisce per prendere la bicicletta per andare a lavorare, il che è tutto un dire. Un po’ è che si ha veramente paura delle multe e allora ci si sta attenti. Fatto sta che l’incasso del Comune di Fermo ottenuto proprio dalle contravvenzioni si aggira per il 2013 sui 336mila euro, nella sostanza sono 13,7 euro per ogni patentato della provincia. Uno dei risultati più bassi d’Italia, se rapportato ai Comuni capoluogo di provincia, secondo la classifica stilata dal Sole 24Ore. In Italia si va dai 170 euro per patentato di Milano ai 60 centesimi di Caserta. Fermo è al 102esimo posto su 108 Comuni capoluogo. E dunque un’entrata importante non dà i risultati che si spererebbero in termini di cassa. «È un risultato anche inferiore a quello degli anni scorsi — ammette l’assessore alla polizia municipale Daniele Fortuna —. In passato siamo arrivati anche a 400mila euro di incassi in un anno, ma è chiaro che il calo è frutto da una parte dell’impegno degli automobilisti, ma anche della contrazione dei consumi, che spinge ad usare meno la macchina. E poi la nostra filosofia è di garantire la sicurezza senza essere particolarmente oppressivi nei confronti degli automobilisti. È vero, forse si potrebbe essere più severi sulle soste selvagge, ma nella sostanza quello che facciamo è evitare che ci si faccia male alla guida».

Fortuna pensa ad esempio agli speed-check messi sulla strada Paludi, un rettilineo su cui si era soliti sfrecciare. «Lì abbiamo fatto appena una decina di multe — calcola — per il resto funzionano da deterrente per chi prima non ci faceva caso e oggi invece rallenta di molto. In viale Trento abbiamo fatto il possibile, stiamo monitorando via Respighi e mi pare che per ora non ci siano troppi problemi. Se si valuterà che c’è velocità eccessiva, metteremo un dosso artificiale».

Fortuna spiega anche che i multati approfittano volentieri dello sconto del 30% concesso a chi paga entro 5 giorni dall’emissione della multa, così come ci sono tanti che non riescono proprio a pagare o ci marciano. «In quel caso ricorriamo a Equitalia per la riscossione del credito — aggiunge —. L’idea per il futuro è di comprare o noleggiare un autovelox o uno di quei moderni apparecchi che sono in grado di capire se un’auto ha assicurazione e revisione in regola, sempre nell’ottica della sicurezza e per migliorare le performance delle contravvenzioni, una cifra da cui tra l’altro si traggono le risorse necessarie per la segnaletica in città».