Mille multe dei vigili urbani ma le prostitute non pagano

Franchellucci: la loro presenza è comunque diminuita

Prostitute (immagine di repertorio)

Prostitute (immagine di repertorio)

Fermo, 12 febbraio 2016 - La prostituta che vanta il record di verbali a suo carico in base all’art.39 bis del regolamento di polizia urbana, è una rumena, di 25 anni che, finora ne ha collezionati 15. Non ne ha pagato uno e non è la sola. Anzi, è un buonissima compagnia visto che dei 1100 verbali elevati in quasi due anni dai vigili urbani di Porto Sant’Elpidio, ce ne sono almeno un migliaio che devono ancora essere pagati. Pagano, eccome, invece, i clienti (che cercano di evitare di farsi recapitare i verbali a casa, dove può buttarci l’occhio una moglie legittimamente sospettosa). Se il numero delle sanzioni alle prostitute è nettamente superiore rispetto a quelle dei clienti, è a dir poco ridicola la percentuale di quelle che pagano: il 5% circa. Alcuni verballi vengono contestati, altri vengono notificati nella città di residenza delle prostitute, in Romania e riscuoterle diventa ancora più complesso. «Stiamo utilizzando l’attività sanzionatoria come mero deterrente alla prostituzione – spiega il sindaco Nazareno Franchellucci - e non per ‘inquinare’ la pulizia del bilancio».

Tradotto: le riscossioni delle sanzioni alle prostitute (200 euro per un migliaio di verbali fanno circa 200mila euro) vengono accantonate: «Ma alla voce ‘entrate’ del bilancio, non esistono quelle somme che vanno dirottate sul capitolo dei crediti di dubbia esigibilità». E adesso i Comuni sono stati chiamati ad azzerarli, questi capitoli, per cui è ipotizzabile che quei crediti diventino carta straccia. «In compenso – commenta, con amarezza, il sindaco - per mettere in atto il sistema di deterrenza che, a quanto pare, sta portando qualche frutto, impieghiamo risorse umane, strumenti e tempo per i circa 1100 procedimenti amministrativi».

I ‘frutti’ di cui parla il sindaco si riferiscono ai dati delle sanzioni antiprostituzione: erano 580 da marzo a dicembre 2014 (su un totale di 664) mentre sono state 505 nel 2015 (su 627 verbali). Per il comandante dalla polizia municipale, Luigi Gattafoni e per il sindaco ciò significa una diminuzione della presenza di prostitute lungo le strade «passate dalle 70-80 che c’erano tre anni fa, a un massimo di 20-30 nelle ore di punta. L’80-90% di loro arrivano dalla Romania». Ma c’è dell’altro: le lucciole si sono spostate dove c’è disponibilità di alloggi, nelle vicinanze della Statale 16, per cui non stanno più solo in strada. E qui entrano in gioco altri interessi: considerato che saranno circa un centinaio le prostitute che hanno un appartamento in locazione in città, che pagano 5-600 euro mensili, il giro d’affari per i proprietari si aggira sui 600 mila euro. Un indotto ecomico non indifferente.