Malore fatale: muore a 17 anni in comunità

Il ragazzino di Casette d’Ete era ospite della struttura di Ponte Presale, nell’Aretino, per risolvere i suoi problemi di droga

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Sant’Elpidio a Mare, 31 ottobre 2014 - Troppo pochi 17 anni per morire, assurdamente pochi per morire per un arresto cardiaco che, se l’ipotesi fosse confermata dall’autopsia, sarebbe stato provocato da un’overdose. La notizia dell’improvvisa morte di G. M., a soli 17 anni, nella comunità dell’Aretino dove era ospite da qualche mese, ha fatto in un attimo il giro della frazione di Casette d’Ete, dove il ragazzino abitava con la sua famiglia, freddando tutti quanti lo conoscevano. Secondo i sanitari intervenuti sul posto, che hanno tentato in ogni modo possibile di rianimare il ragazzo, il decesso sarebbe dovuto ad arresto cardiaco, ma sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri del luogo, poiché non viene escluso che la morte possa essere stata provocata da un’overdose. Sarà l’autopsia a stabilire l’esatta causa della morte del 17enne. Secondo una prima ricostruzione, ieri mattina il ragazzino si sarebbe svegliato e alzato, ma verso le 10 avrebbe accusato un malore che gli ha fatto perdere conoscenza. Il soccorso immediato degli operatori del centro e del 118 si è rivelato inutile: per G.M. non c’era più niente da fare. Era stata allertata anche l’eliambulanza, che però è tornata indietro senza neanche atterrare. Il 17enne si trovava nella comunità di Ponte Presale, nel Comune di Sestino (in provincia di Arezzo), dove era stato mandato su disposizione del tribunale dei minori di Ancona dopo l’ennesima volta che era comparso davanti al giudice per risolvere i suoi problemi con la droga. Nonostante la giovane età, aveva avuto una serie di problemi di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti. Raccontano che in comunità, pur mantenendo il suo atteggiamento da ‘bulletto’, stesse imparando il mestiere di cuoco. Era stato visto in giro per Casette d’Ete appena pochi giorni fa. Pare gli avessero concesso qualche giorno da trascorrere a casa con la famiglia, dopodiché aveva fatto ritorno nella piccola comunità dove ieri si è consumata la tragedia. Drammatica la reazione della mamma appena appresa la notizia della morte del suo primogenito. Poi i familiari sono partiti alla volta di Ponte Presale. Sulla morte del ragazzino è stata aperta un’inchiesta da parte della Procura della Repubblica per capire cosa possa essere accaduto e poiché non viene esclusa l’ipotesi dell’overdose, per chiarire come il 17enne possa essersi procurato quell’ultima dose che gli è risultata fatale.

Marisa Colibazzi