Nigeriano ucciso a Fermo, segni di aggressione sul corpo di Amedeo Mancini

E' l'esito dell'ispezione medico-legale su Amedeo Mancini, l'ultrà accusato dell’omicidio preterintenzionale di Emmanuel Chidi Namdi. Ecco cosa è stato riscontrato

Nigeriano morto a Fermo, nella foto l'indagato Amedeo Mancini (foto Zeppilli)

Nigeriano morto a Fermo, nella foto l'indagato Amedeo Mancini (foto Zeppilli)

Fermo, 8 luglio 2016 - Amedeo Mancini, l’ultrà di Fermo accusato dell’omicidio preterintenzionale del nigeriano Emmanuel Chidi Namdi, presenta sul corpo chiari segni di aggressione.

E’ quanto emerso dall’ispezione medico legale effettuata nel primo pomeriggio nel carcere di Marino del Tronto dove è rinchiuso il 39enne.

L’esame è stato disposto dalla Procura della Repubblica per stabilire la veridicità di quanto  affermato dall’indagato e dai testimoni che hanno assistito alla tragedia. Ad eseguire l’ispezione lo stesso staff che sta effettuando in queste ore  l’esame autoptico, guidato dalla dottoressa Alice Romanelli.

Sul corpo di Mancini è stato riscontrato un ematoma diffuso al costato provocato dal palo delle segnaletica, i segni di un morso ed altri lividi concentrati soprattutto sulle braccia, compatibili con un tentativo di difesa.

Un esame, questo, che potrebbe ribaltare la ricostruzione dei fatti.     

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